Sono almeno tre gli israeliani rimasti uccisi in un attentato a colpi d’arma da fuoco avvenuto nei pressi di uno degli accessi a Gerusalemme. Gli attentatori, due palestinesi di Gerusalemme est, sono arrivati in automobile: scesi dalla vettura hanno impugnato un fucile M16 e una pistola aprendo il fuoco. Tra le vittime dell’attentato una ragazza di 24 anni e un 70enne, riportano i servizi d’emergenza israeliani

I due sono stati “messi in condizione di non nuocere”, riportano i servizi israeliani, da altrettanti soldati e civili armati che erano presenti sul posto, ma prima la loro azione è costata la vita a una giovane donna e un uomo di 70 anni, deceduto poco dopo per le ferite riportate, e a una terza persona di cui ancora non si conoscono le generalità. Quattro persone sarebbero rimaste ferite gravemente

Attentato a Gerusalemme: Chi sono i 2 attentatori

Gli attentatori, due fratelli, sarebbero miliziani di Hamas. Si chiamavano Murad e Ibrahim Namer, rispettivamente di 38 e 30 anni, e avrebbero già scontato pene detentive per coinvolgimento in attività terroristiche. Murad, in particolare, era stato in carcere dal 2010 al 2020 con l’accusa di coinvolgimento nel terrorismo.

Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha precisato che gli attentatori vivevano a Tzur Bahar, a Gerusalemme est. Nell’auto su cui viaggiavano sono stati trovati centinaia di proiettili. In riferimento all’intervento di due militari e un civile che hanno “neutralizzato” i due assalitori sulla scena, il ministro ha spiegato che la loro azione dimostra “quanto sia importante la politica di distribuzione delle armi” ai civili.