Sale il drammatico bilancio dei morti e feriti nell’attentato di ieri sera nella sala concerti Crocus City Hall a Mosca. Secondo le autorità sanitarie russe sarebbero oltre 60 i morti e 145 i feriti della sparatoria, tra loro anche alcuni bambiniL’attacco è stato rivendicato dall’Isis

Gli attentatori erano armati di fucili d’assalto Kalashnikov e avevano munizioni in abbondanza. Secondo informazioni non confermate, 4 dei 5 assalitori sarebbero riusciti a fuggire a bordo di una Renault bianca: lo scrive Ria Novosti che mostra un fotogramma in cui compare la vettura.  Sul luogo dell’attacco sono state inviate più di 70 ambulanze e decine di mezzi dei vigili del fuoco, oltre a numerose squadre delle forze speciali di sicurezza per domare l’incendio causato dal lancio di granate e bombe incendiarie all’interno dell’edificio. 

A quanto pare, gli Stati Uniti avevano una serie di informazioni e segnali su un possibile attacco dell’Isis in Russia da novembre”, come riferito da fonti dell’intelligence alla Cbs. Alcune informazioni molto specifiche erano state poi trasmesse anche al governo russo, nonostante i gelidi rapporti tra Washington e Mosca. Parallelamente è giunta la dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha affermato di “non avere nulla a che fare con l’attacco terroristico”. 

Tra le armi ritrovate dal servizio di sicurezza russo che indaga sulla strage c’è infatti un kalashnikov personalizzato e una cintura piena di caricatori. Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attacco con un comunicato su Telegram dell’agenzia Amaq, collegata al gruppo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti almeno cinque uomini armati hanno iniziato a sparare sui civili nella Crocus City Hall poco prima del concerto del gruppo rock Picnic. Il teatro vedeva esauriti tutti i suoi 6.200 posti. Un altro filmato mostra le persone che prendono posto nella sala e poi corrono verso le uscite mentre cominciano i colpi d’arma da fuoco. Altri video mostrano uomini che sparano a gruppi di persone. Un testimone ha detto alla Reuters ha parlato di «raffiche di spari» partite dalle sue spalle all’inizio dell’attacco. «Poi è iniziata una fuga precipitosa, tutti urlavano, tutti correvano», ha proseguito.

Dopo l’attentato si è sviluppato un incendio al Crocus City Hall di Mosca. Gli elicotteri hanno cercato di domare le fiamme, mentre l’agenzia di stampa statale Ria ha avvisato del pericolo di crollo dell’edificio. Alcuni media russi hanno pubblicato foto sgranate di due dei presunti attentatori a bordo di un’auto bianca che sembrerebbe una Renault. L’Isis-K ha fatto sapere che i suoi combattenti hanno attaccato alla periferia di Mosca «uccidendo e ferendo centinaia di persone e distruggendo il luogo dell’attentato prima di ritirarsi sani e salvi nei loro covi». Putin ha cambiato il corso della guerra civile siriana intervenendo nel 2015 al fianco del presidente Bashar al-Assad contro l’opposizione e lo Stato Islamico. Due settimane fa l’ambasciata americana in Russia aveva avvertito le autorità che alcuni estremisti stavano valutando piani d’attacco imminenti a Mosca.