Attività aperte: la lista del governo di quelle esentate dall’obbligo di chiusura

Attività aperte

Quali attività aperte e quali no: la lista Ateco cerca di porre fine alle incertezze sancendo quali esercizi commerciali continueranno a svolgere la propria attività.

Attività aperte: la lista Ateco

Il governo ha individuato quasi 80 attività essenziali che non sono comprese nelle misure di contenimento dell’epidemia del nuovo coronavirus Covid-19 valide fino al 3 aprile.

Alimentari e supermercati sono ovviamente aperti, e con essi le attività e servizi connessi che rimarranno aperti anche il fine settimana.

Respinte quindi le richieste di alcuni governatori che chiedevano la chiusura in determinati giorni e la diminuzione dell’orario di apertura. La motivazione è da rintracciare nella volontà di limitare il più possibile gli assembramenti. Ad ogni modo, resta la regola che impone un numero limitato di ingressi a seconda della metratura del negozio e l’ordine di mantenere la distanza di sicurezza sia dentro che fuori l’esercizio commerciale.

Altre attività sono esentate dall’obbligo di chiusura; il sito del Ministero della Salute riporta, infatti, che, oltre a tutti i supermercati e i negozi di generi di prima necessità, resteranno aperte:

  • farmacie e parafarmacie;
  • servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari;
  • tutti i servizi essenziali;
  • le attività accessorie e funzionali a quelle essenziali;
  • le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale.

L’ampia categoria dei servizi essenziali comprende anche i trasporti, compresi i taxi a noleggio con conducente, il settore dell’agricoltura, dell’energia, dello smaltimento dei rifiuti e tutte le attività connesse con queste come, ad esempio, quelle di produzione di plastica, vetro e carta e le attività di magazzinaggio.

Punto importante riguarda le tabaccherie e le edicole che continueranno a svolgere le loro attività, così come i benzinai.

Nella pubblica amministrazione sono classificati essenziali l’assistenza sanitaria, le attività legate all’assicurazione sociale obbligatoria erogata dall’Inps, i servizi di assistenza sociale residenziale e l’assistenza sociale non residenziale.

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