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L’Atto di Supremazia fu emanato il 3 novembre del 1534 da Enrico VIII di Inghilterra. Tale gesto gli conferì il titolo di unico e supremo capo della Chiesa di Inghilterra, chiamata Chiesa anglicana.
Gli eventi che hanno preceduto l’Atto di Supremazia
La Riforma Protestante fu un movimento europeo, che coinvolse in modi diversi tutti i paesi europei, persino quelli di forte e consolidata tradizione cattolica come la Francia, la Spagna e l’Italia.
I promotori di quel movimento furono in maggioranza uomini di Chiesa: Martin Lutero era un monaco agostiniano. La Riforma nacque dunque all’interno dell’Istituzione ecclesiastica, non fuori. Le motivazioni sono note a tutti: costruzione del clero; abusi ecclesiastici; la cosiddetta vendita delle indulgenze. Oltre ad una generale confusione in mancanza di una chiarezza teologica riguardo dogmi della fede.
In Inghilterra la Riforma fu un momento chiave nella formazione dello Stato moderno inglese. In un primo momento re Enrico VIII aveva condannato le famose tesi di Lutero. La difesa della dottrina dei sette sacramenti contro il riformatore tedesco aveva fruttato a Enrico VIII il titolo onorifico di difensore della fede.
Lo scisma d’Occidente
In un secondo momento, i rapporti tra Enrico VIII e la Chiesa mutarono a causa di motivi, oseremmo dire, personali. L’occasione fu determinata dal desiderio del re di avere un erede maschio, dal matrimonio con Caterina D’Aragona ebbe cinque figlie femmine di cui solo una, Maria, sopravvissuta.
Conosciamo bene la storia di Anna Bolena, dama di corte per la quale Enrico VIII chiese l’annullamento del suo matrimonio.

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Ovviamente gli oppositori al matrimonio non avevano solo motivazioni religiose: in ballo c’era aspirazioni al trono e potere proveniente da Francia e Spagna e Chiesa. L’allora papa Clemente VII, condizionato dal gioco delle pressioni, non si decideva a emettere la sentenza cosicché il re inglese prese in mano la situazione.
L’arcivescovo di Canterbury, Thomas Cranmer, dichiarò nullo il matrimonio di Enrico VIII, già segretamente sposato con Anna Bolena. La scomunica di Clemente VII non servì a nulla poiché con l’Atto di Supremazia (Act of Supremacy) la giurisdizione papale era abolita in virtù del principio in base al quale è il re la fonte sia della giurisdizione temporale, sia di quella spirituale.
Enrico VIII più che una riforma religiosa, aveva promosso una riforma politico-costituzionale di cui privilegerà anche sua figlia Elisabetta I, futura regina d’Inghilterra.