Noi di Brave vogliamo parlarvi del video che vede l’attrice Scarlett Johansson parlare dell’arresto degli attivisti della ong EIPR, e di quanto ancora oggi sia pericoloso speaking out.
L’attrice Scarlett Johansson esordisce così: “Far sentire la propria voce oggi in Egitto è pericoloso”.
Non è la prima volta che un viso del mondo dello spettacolo scende in campo – mettendoci la faccia – a sostegno di una giusta causa. Quella di Scarlett Johansson,però, non era solo una buona causa, è la causa per cui, purtroppo, ancora oggi bisogna lottare: i diritti umani.
Il video, pubblicato sulla piattaforma YouTube, vede l’attrice Scarlett Johansson parlare a sostegno degli attivisti dell’ong EIPR ( Egyptians Iniziative for Personal Rights). Secondo quanto riportato dai media locali, sarebbero stati arrestati con l’improbabile accusa di terrorismo e propaganda sovversiva.
Uno degli attivisti, Patrick Zaky, è studente presso l’Università di Bologna, ormai in carcere dallo scorso febbraio. La vicenda ha fatto riemergere dei vecchi rancori e fantasmi: come Zaky anche Giulio Regeni ha avuto a che fare con il governo egiziano e le sistematiche violazioni dei diritti umani.
“Questi uomini”, prosegue l’attrice, “hanno dedicato la loro vita combattendo control le ingiustizie e ora si trovano in prigione. Tutti loro stanno affrontando false accuseche potrebbero tenerli in prigione per molti anni. Il loro unico crimine è stato quello di difendere la dignità degli egiziani”.
Pare che durante l’arresto – avvenuto mentre Zaky rientrava nel suo paese per un periodo di vacanza – lo studente sia stato torturato, come la stessa Scarlett Johansson afferma, e che i suoi attivisti compagni – arrestati lo scorso novembre – non abbiano ricevuto trattamenti migliori: lasciati in celle gelide senza coperte, lasciati dormire per terra e senza poter ricevere visite.
“EIPR”, prosegue il video, ” lavora da anni senza sosta e con coraggio per proteggere e difendere i più deboli, per riformare il difettoso sistema di giustizia criminale che si abbatte sulla vita delle persone innocenti e per l’abolizione della pena di morte”.
“Loro rappresentano il coraggio e la genialità di tanti egiziani che vogliono un cambiamento nonostante le difficoltà”.
Coraggio e genialità che non dovrebbero essere imprigionati, bensì incoraggiati. Dovrebbero essere il sostegno e il sostentamento di un paese e l’obiettivo da perseguire.