Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz è indagato per favoreggiamento della corruzione e concussione. Kurz e i suoi più stretti consiglieri avrebbero utilizzato fondi pubblici per avere una copertura mediatica favorevole. E’ questa l’accusa che ha terremotato oggi la politica austriaca al centro dell’indagine dell’Ufficio del procuratore per gli affari economici e la corruzione (Wksta), da cui è partito l’ordine per una serie di raid e perquisizioni dell’ufficio del cancelliere e del quartier generale dell’Oevp.

“Sono convinto che queste accuse si riveleranno presto false” ha detto Kurz alla tv Orf. Il cancelliere ha accusato i magistrati di aver preso fuori contesto i messaggi di alcune chat, agli atti dell’inchiesta, e di “averci costruito intorno un’accusa criminale”.

Secondo gli investigatori, ci sarebbero evidenze sull’uso di fondi del ministero della Finanze per pubblicare “sondaggi esclusivamente politicamente motivati e qualche volta manipolati da un istituto di ricerca” nell’interesse del cancelliere. Che già a maggio era finito sotto inchiesta con l’accusa di falsa testimonianza dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’Ibizagate, lo scandalo che nel 2019 aveva coinvolto l’allora vice cancelliere Hans-Christian Strache, leader del Fpoe, e che aveva portato alla fine della coalizione con l’estrema destra.

Il Partito popolare (Oevp) ha respinto ogni accusa, cosi come la società interessata di proprietà di Wolfgang Fellner, Mediengruppe Österreich, che ha parlato di “grave equivoco”. Le perquisizioni hanno interessato anche gli uffici del consigliere di Kurz Stefan Steiner, dell’addetto stampa Gerald Fleischmann e di un altro portavoce.

I raid non sono arrivati però a sorpresa e nei giorni scorsi più volte l’Oevp aveva attaccato i magistrati, denunciando la volontà di colpire il partito e il cancelliere. La vice segretaria generale dei popolari, Gaby Schwarz, aveva anticipato in una conferenza stampa: “Ci saranno dei raid, ma ve lo dico, non troveranno nulla”. E aveva anche lamentato il fatto che i giornalisti ne fossero già al corrente.

L’ex segretario generale dell’Oevp Andreas Langer ci è andato giù pesante oggi, accusando l’autorità anticorruzione di avere al suo interno “cellule di sinistra” che lavorano per sostenere l’opposizione.

Proprio le accuse ai magistrati hanno in parte logorato l’alleanza di governo tra i popolari e i verdi, con gli sviluppi di oggi che potrebbero segnare l’inizio della crisi. “Gli attacchi ai giudici devono essere respinti”, ha scandito il vice cancelliere e leader del partito dei Verdi Werner Kogler.

“Dopo una prima rapida lettura dell’ordine di perquisizione, posso con fiducia dire che la coalizione tra Oevp e Verdi non può più andare avanti, game over”, ha scritto su Twitter il direttore del magazine Falter, Florian Klenk.

“House of cards… sta crollando – ha commentato dal canto suo Christian Deutsch, del Partito socialdemocratico (Spoe) – Le cose si stanno mettendo male per Kurz e l’Oevp”. Durissima l’estrema destra del Fpoe, già partner di governo con i conservatori prima dello scandalo che li travolse, secondo cui “la leadership del Partito popolare si è trasformata negli anni in un’organizzazione criminale”.