Per alcuni è già ricominciata, per altri comincerà oggi, per alcuni manca ancora qualche giorno. Ma la scuola è sempre l’argomento principale di settembre. Oggi vediamo insieme un piccolo vademecum per il back to school di quest’anno, per affrontare al meglio quei pensieri che per qualche mese sono stati accantonati.

Back to school 2023: cominciamo con i più piccoli

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La scuola elementare è una tappa importantissima della vita. Affrontarla significa “diventare grandi”. Ma il passaggio dal gioco ai banchi di scuola non è sempre facilissimo. Un nuovo ambiente, nuove regole, nuovi compagni, possono rendere il bambino molto spaesato. Ma con il pieno supporto dei genitori, o di chi se ne prende cura, può essere un gioco molto divertente. Cosa può fare allora un genitore per rendere questo passaggio più divertente e sereno possibile?

  • Uno dei primi passi da fare è rendere il più possibile partecipe il bambino nell’approccio al nuovo ambiente. Questo non significa coinvolgerlo nella mera burocrazia, ma dargli la possibilità di scegliere il materiale scolastico, il grembiule, anche l’outfit per il primo giorno. Coinvolgendolo si sentirà considerato e partecipe, e di conseguenza più tranquillo.
  • Viceversa, ci sono alcuni bambini che non vorranno essere coinvolti: non forzateli. La parola chiave è la rassicurazione, che deve esserci anche nel momento in cui sembrerà che al bambino non importi della scuola.
  • Parlate: chiedetegli come si sente, se ha qualche paura, qualche desiderio, cosa si aspetta dalla nuova classe. Soprattutto per i primi anni è importante che il bambino introduca in maniera graduale la scuola nella sua routine.
  • Non esitate a chiedere: i gruppi Whatsapp delle mamme sono tante volte quasi un incubo, ma si rivelano molto utili in caso di dubbi. Non siete genitori disattenti se non ricordate i millimetri precisi del quaderno a quadretti che chiede la maestra.
  • A proposito di maestre: il rispetto è fondamentale. Le maestre sono di supporto per i vostri figli tanto quanto voi; passano con loro tante ore al giorno e diventeranno una figura importantissima nell’educazione della prole. Il loro obiettivo è rendere i bambini persone migliori, non attuare complotti contro voi o la vostra famiglia.
  • Ascoltate i disagi di vostro figlio: questa è l’età in cui si può scoprire di avere delle difficoltà a leggere o a contare. Le diagnosi di DSA, ADHD, disgrafia e dislessia, ma anche discalculia, sono importantissime per il benessere di vostro figlio e per il suo rendimento scolastico. Non è stupido o malato o diverso: ha solo bisogno di strumenti non tradizionali per imparare. Soprattutto, non è colpa vostra: individuare le difficoltà e i disagi che ne conseguono farà stare bene lui, voi, e permetterà alle maestre di individuare la strategia più efficace.
  • Infine, ricordate che riciclare è bello: a fronte anche di un insegnamento per i vostri figli, non è necessario ricomprare ogni anno zaini, astucci e grembiuli. Impareranno ad apprezzare anche le piccole cose e a dargli il giusto valore (dato anche il caro vita che avanza).

Scuola media, l’inizio dell’adolescenza

La scuola media è un’altra tappa fondamentale. Sono solo tre anni, ma rappresentano la fine e l’inizio di due periodi della vita importanti. Per chi si approccia al primo giorno di scuole medie, il consiglio è quello di pensare che, piano piano, si sta diventando grandi. Non ci sono più grembiuli e merende, ma album da disegno e flauto dolce. A chi, invece, comincia l’ultimo anno, non possiamo che dire di godersi questi nuovi momenti: potete cominciare a pensare all’indirizzo da scegliere delle superiori, o vivere giorno per giorno questo nuovo anno scolastico. Ma che fare?

  • Organizzatevi per tempo: liste dei libri, materiale, zaino nuovo: questo è il momento per essere più indipendenti! Fatevi aiutare dai genitori o dai vostri tutori ad avere tutto pronto per cominciare nuove materie.
  • I compiti: possono sembrare tanti e difficili, per questo organizzare anche il tempo da dedicare allo studio è importante. Si possono sempre conciliare scuola e attività extra-scolastiche come lo sport o la musica; l’importante è avere il tempo di fare tutto (e anche di riposare).
  • Cellulare: le regole di quasi tutte le scuole vietano l’uso dei telefonini. Anche se sembra che non vi stiano guardando, i professori sanno che fate. Attenzione alle punizioni e note; sarebbe meglio spegnerlo, o almeno tenerlo in silenzioso.
  • Se pensate che voi, qualche vostro amico, o qualcuno che conoscete, possa essere vittima di bullismo o cyberbullismo, parlatene sempre. Con i genitori, con gli insegnanti, o se vi vergognate o avete paura, con gli amici. È importante creare una rete che permetta al bullo di essere fermato il prima possibile. Soprattutto, evitate di divulgare immagini, fotografie, screenshot di chat che possono danneggiare voi o l’altra persona.
  • Nota anche per i genitori: le scuole medie si affrontano in anni in cui la salute mentale può essere intaccata molto più facilmente. I silenzi, le chiusure, la voglia di libertà sono normali per un pre-adolescente, ma attenzione ai segnali. E attenzione a internet: se potete, discutete con le vostre figlie e i vostri figli dell’importanza della privacy e del non divulgare contenuti privati, che possano metterli in pericolo.
  • Breve nota su outfit e trucco: informatevi sulle regole della vostra scuola che riguardano vestiti, trucchi, unghie e scarpe. La scuola è un ambiente formale, che però non deve reprimere la vostra personalità. Se la vostra scuola ha regole ferree, valutate di lasciare i vostri outfit migliori alle uscite con gli amici (che apprezzeranno sicuramente).

Liceo e scuole superiori: l’inizio della vita adulta

Il back to school più importante. Gli anni del liceo sono e devono essere i vostri anni migliori. Se siete ai primi anni, vi sentirete quasi sconvolti dal nuovo ambiente, dalle materie nuove e dall’approccio con i professori. Se siete agli ultimi anni, soprattutto l’ultimo, avrete a che fare con la maturità, la scelta dell’università, o del lavoro. Non è facile neanche per un genitore accettare l’idea che il proprio figlio cresca, ma tutto può essere affrontato con la giusta grinta e positività.

  • Anche qui, valutate l’importanza dell’organizzazione del tempo. Generalmente il liceo impegna tante ore della giornata. E, soprattutto se affrontate l’ultimo anno, i professori insisteranno tanto su programmi e esami. Siate preparati e ricordate che potete farcela.
  • La scuola non deve essere solo lezioni sui banchi: approfittate di assemblee di classe e di istituto per organizzare dibattiti su temi che vi stanno a cuore, vedere dei film che hanno a che fare con le vostre materie di indirizzo. Questo vale anche per gite e uscite: i prof saranno più propensi ad accompagnarvi se comprendono quanto ci tenete.
  • Il rispetto è sempre la parola chiave: tra compagni, con i professori e con il personale scolastico. Anche se la scuola non è tutto questo carnevale, ricordate che interagite con esseri umani, che possono avere giornate storte tanto quanto voi.
  • Verificate sempre le scadenze per l’università: molti test si svolgono prima della fine dell’anno scolastico, e ogni università e corso ha le sue regole.
  • La scuola è fondamentale, ma non deve far ammalare. Anche i genitori devono essere attenti a capire quando il figlio ha bisogno di riposo e di alleggerire un carico che molto spesso è mentale, dovuto alle alte aspettative che magari inconsciamente gli scaricate. Un giorno di riposo non comprometterà il suo rendimento.
  • Parlate, parlate sempre. Qualsiasi disagio sentite, troverete conforto negli adulti che vi circondano. Sono momenti delicatissimi quelli che state affrontando, è più che giusto pretendere ascolto da parte di chi vi vuole bene.
  • Amori, amicizie e conoscenze: se pensate di cambiare città il prossimo anno, è il momento di godersi appieno tutti i momenti con le persone a cui volete bene. Andate alle feste, organizzate le cene, o state a casa con mamma e papà se preferite: questo è il vostro momento che vi lascerà i ricordi migliori della vostra vita. In bocca al lupo e buona scuola!

Marianna Soru

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