Bagnaia-Martin, in Ducati sarà duello legalizzato?

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Di Redazione Sport

È un Mondiale 2023 che rotea attorno a Borgo Panigale. Non si sa ancora chi sarà il nuovo/vecchio campione del mondo della MotoGP, ma la certezza è che il numero uno del futuro farà parte della flotta Ducati. Sono tre, attualmente, i centauri che concorrono per il titolo iridato: Francesco Bagnaia, Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Mentre il pilota di Mooney VR46 Racing Team sembra essere il vincitore meno probabili, il duo Bagnaia-Martin è separato da soli 36 punti: tutto, quindi, risulta essere ancora possibile. Come si comporterà la Nuvola Rossa in questa situazione così intricata? Sarà davvero duello “legalizzato” per il titolo? Entrambi i piloti avranno pari possibilità di salire in cima al mondo? Sull’argomento si è espresso Gigi Dall’Igna.

Bagnaia-Martin, duello per il titolo: parola a Gigi Dall’Igna

Jorge sicuramente può vincere, è fuori di dubbio. Ma i punti che Pecco avrebbe potuto perdere, potenzialmente, mi aspettavo potessero essere molti di più – ha detto Gigi Dall’Igna parlando della lotta per il titolo che vede coinvolti due centauri Ducati . Per me ne ha persi veramente pochi rispetto a ciò che sarebbe stato normale accadesse. Finché sono qua io, darò sempre ai miei piloti la miglior moto per giocarsi le posizioni che meritano. Poi dipenderà da loro. Io credo che il clima di fiducia che c’è oggi in Ducati sia una delle componenti che ci ha portato così in alto. Non avessimo avuto fiducia uno nell’altro, non saremmo qui. Per cui voglio che Martin continui ad avere fiducia in Ducati e in me. La parola impossibile non esiste. L’anno scorso abbiamo recuperato 91 punti, ma erano 25 punti a gara. Ora sono 37, quindi… Martin sembra che non prenda niente sul serio. Pecco è esattamente l’opposto: per lui tutto è importante e deve essere ben definito. Di Bezzecchi mi piace la simpatia verso il mondo. È bello come i tre lo facciano, anche Jorge non mi sembra uno che si tira indietro. Uno deve essere sufficientemente intelligente da distinguere quello che succede in pista da quel che accade nel mondo reale. Il rischio che qualcosa si possa rovinare c’è sempre, ma io mi auguro che non avvenga. In questo momento è davvero bello lavorare con loro. Ti dà serenità proprio il fatto che nessuno è nemico dell’altro“.

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