Con solo due gol incassati finora in tutta questa Champions League ed essendo l’unica squadra imbattuta nei 5 maggiori campionati europei, il Barcellona, prossimo avversario della Roma nei quarti di finale, è decisamente la squadra favorita a vincere il torneo più ambito nel vecchio continente. 

Marziani“: è questo ormai l’appellativo che viene dato ai giocatori del Barcellona da anni, da quando Pep Guardiola si è seduto sulla panchina dei blaugrana stravolgendo l’idea di calcio che si aveva fino a quel momento. Sono passati diversi anni e diversi allenatori ed ora a guidare Messi e compagni c’è Valverde. Proprio l’ex Bilbao non aveva iniziato nel migliore dei modi la sua avventura al Barcellona: prima l’importante cessione di Neymar al PSG, poi gli acquisti tanto criticati di Dembelè e Paulinho, infine il doppio confronto ad agosto perso contro il Real Madrid valido per la Supercoppa di Spagna. Eppure da quella doppia disfatta fino ad oggi, il tabellino sconfitte segna 0, sia in campionato che in Champions League e con la finale di Coppa del Rey in programma il prossimo 21 aprile contro il Siviglia.

IL LAVORO DI VALVERDE

Ernesto Valverde

Se negli anni sono stati sottolineati dei limiti difensivi del Barcellona a discapito di una maggiore proiezione offensiva, in questa stagione i numeri ci dicono che tali limiti sono del tutto spariti: miglior difesa nei 5 maggiori campionati europei con 13 gol subiti e unica squadra ad essere ancora imbattuta, miglior difesa in questa Champions League con solo 2 gol subiti. Se infatti la perdita di Neymar poteva apparire come un danno irreparabile in attacco, l’altra faccia della medaglia ha rivelato una maggiore stabilità difensiva su cui Valverde ha lavorato sottotraccia e cogliendo da subito i frutti. Che ci sia stato un calo dal punto di vista dei gol fatti questo poi è del tutto relativo, perché in Europa il Barcellona con 74 gol è dietro solo a Manchester City (85) e PSG (93), con Messi che nell’ultima partita giocata contro il Chelsea ha superato quota 100 gol in Champions League.

IL “MARZIANO” CON LA “M” MAIUSCOLA

Lionel Messi

Già, proprio Messi. 100 gol in 123 partite con la maglia del Barcellona in Champions League. Parlare di numeri di fronte a un campione del genere è abbastanza riduttivo, ma è il miglior biglietto da visita che si possa presentare. Sì perché proprio la partenza di Neymar ha rimesso al centro dei piani offensivi La Pulce e ora più che mai sta vivendo un periodo di forma strabiliante, come si è potuto vedere nella partita contro il Chelsea, dove prima ha segnato sfruttando un errore di Courtois, poi ha sfornato l’assist per il 2-0 a Dembelè e infine ha chiuso i giochi con la sua classica penetrazione in area per il 3-0 finale. La difesa giallorossa dovrà decisamente fare gli straordinari e studiare una tattica particolare per tentare di arginare il numero 10 che in serate di tale importanza, dove si dovrebbe sentire la pressione della grande competizione, lui riesce ad essere ancora più decisivo, è forse per questo che viene chiamato MARZIANO.