Bari, non è il momento di fermarsi

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Di Redazione Metropolitan

La straordinaria vittoria del Bari contro la Ternana porta a quattro i risultati utili consecutivi dei biancorossi dal cambio in panchina. Il mister, Vincenzo Vivarini, si è detto ottimista in merito al futuro, mettendo in primo piano la maturità dei suoi calciatori. Ora la sfida con l’Avellino, che si preannuncia ricca di novità e sorprese: la prima ha il nome di Eziolino Capuano.

Il San Nicola non poteva chiedere di meglio a questo Bari, che con Hamlili e Sabbione ha steso la Ternana per 2-0. Vivarini mette quindi in cassaforte la terza vittoria consecutiva della sua gestione, confermando di aver dato una svolta decisiva alla stagione biancorossa. Domenica però i galletti affronteranno un Avellino rinnovato, con l’arrivo in panchina di un allenatore esperto come Eziolino Capuano. Sarà una sfida complicata, ma alla portata del Bari; vediamo perché.

Il “dente avvelenato” dei biancorossi

La rivalità storica tra la piazza avellinese e quella biancorossa, può rivelarsi uno stimolo in più per i ragazzi di Vivarini. Il Bari, a differenza della squadra campana, viene da un ottimo periodo, con un pareggio e tre vittorie nelle ultime quattro partite. L’Avellino può però rivelarsi un campo difficile e una squadra ostica da affrontare, che i tifosi temono possa arrestare la risalita dei galletti nel Girone C.

I biancorossi però sembrano non avere voglia di fermarsi, e partita dopo partita acquistano fiducia e voglia di migliorare, perché questo Bari non è ancora quello di Vivarini. Sono emersi le prime idee di gioco dell’ex allenatore dell’Ascoli: intensità di gioco, pressing e difesa alta. Il 3-5-2 sembra essere la soluzione anche contro i campani, dove però mancherà Hamlili, assente per squalifica.

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Zaccaria Hamlili dopo il goal dell’1-0 alla Ternana (Credits: SSC Bari)

Capuano e il suo “Real Madrid”

L’arrivo di Eziolino Capuano sulla panchina dell’Avellino non è di certo una buona notizia per il Bari: l’allenatore campano ha ottima esperienza nella categoria e ha gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote ai biancorossi. Il mister, il cui ingaggio è stato ufficializzato nei giorni scorsi, si è detto carico: “Per me è come arrivare al Real Madrid“. Sarà dunque una trasferta ostica quella avellinese, con i biancorossi che dovranno superare la forte voglia di riscatto degli irpini.

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Ezio Capuano, nuovo allenatore dell’Avellino (Credits: Gazzetta)

Il mister ha anche parlato della sfida contro il Bari, spendendo queste parole:

Il Bari c’entra poco con questa categoria e in campo ci andrà chi sta bene e mi dà garanzie. Cambieremo modulo in continuazione, partendo dal 3-5-2. Ho dalla mia parte l’esperienza necessaria per migliorare le cose e non ho paura di nessuno, del Bari, della Ternana o della Reggina. Non sono un debole.

Avellino-Bari: i numeri

I numeri non sorridono al Bari per quanto riguarda le sfide in Campania: su venti gare, solo tre le vittorie per i biancorossi, a vantaggio delle nove per l’Avellino. Gli ultimi due confronti hanno visto l’Avellino avere la meglio, vincendo per 1-0 sia nella Poule Scudetto di maggio, sia nella sfida di Coppa Italia di agosto. L’ultima vittoria dei galletti risale al 2018, in Serie B, quando ottennero i tre punti grazie alla rete di Cissè in zona Cesarini.

Il goal di Karamoko Cissè in Avellino-Bari 1-2, 2018 (Credits: LaPresse – Gerardo Cafaro)

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