Con la vittoria di stanotte contro Cleveland i Bucks salgono a quota diciotto successi consecutivi. Vediamo verso quali record si stanno dirigendo Giannis e compagni.
Fear the Deer. Questo è il motto dei Milwaukee Bucks, e per quello che abbiamo visto nell’ultimo mese e mezzo possiamo dire che calza proprio a pennello. Tutti stanno cominciando a temere davvero i cervi del Wisconsin, che con la vittoria di stanotte hanno scritto per la diciottesima volta consecutiva una bella “W” sul tabellino. Guidati da un Giannis da 29 punti, si sono imposti sui troppo deboli Cleveland Cavaliers 108-125. Consolidano così il primo posto a est e guidano la lega per vittorie che con quella di stanotte diventano 24.
Gli uomini di Budenholzer, quindi, con le 18 vittorie di fila raggiungono il primato stabilito precedentemente dai Chicago Bulls (1995-96), Boston Celtics (1981-82), New York Knicks (1969-70), Philadelphia 76ers (a cavallo tra la stagione 1965-66 e 1966-67) e Rochester Royals (antenati dei Sacramento Kings, riusciti nell’impresa tra la fine della stagione 1949-50 e l’inizio di quella 1950-51).
I Bucks stanno incornando chiunque gli si pari davanti in questo momento, ed è lecito pensare che possano continuare con questo filotto. Certo, le prossime due partite sono contro due squadre al vertice della Western Conference – Mavs (probabilmente orfani di Doncic) e Lakers – ma il momento di forma di Giannis e soci è straordinario. Espressione di questo è ovviamente proprio Antetokounmpo che, reduce da 12 partite consecutive con più di 25 punti, è l’incubo di qualsiasi difesa NBA. Anche quella dei Clippers di Kawhi, contro cui il dio greco ha scagliato 27 fulmini e saette.
Una dimostrazione di onnipotenza cestistica imbarazzante che non lascia scampo a nessuno e che potrebbe portare i Bucks ad allungare ancora la loro serie e avvicinarsi al record di franchigia, distante solo due vittorie. La squadra in questione è la storica del titolo NBA, guidata da Lew Alcindor e Oscar Robertson. Nella stagione 1970-71, infatti, colui che diventerà Kareem Abdul-Jabbar e Mr. Triple Double portarono i Bucks a 20 vittorie consecutive. Adesso quello è solo il quinto miglior risultato di sempre, un traguardo che gli attuali Bucks possono superare andando anche oltre.
A 19 vittorie consecutive troverebbero: gli Atlanta Hawks della stagione 2014-15, rivelazione di quell’anno in cui All-Star come Teague, Korver, Millsap e Horford erano stati guidati alla vetta della Eastern Conference proprio da coah Bud; i San Antonio Spurs della stagione 2013-14 che portarono Popovich (maestro di Budenholzer) al suo quinto titolo con la squadra texana; i Boston Celtics 2008-09, campioni in carica che coi soliti Big Three (Pierce, Garnett, Allen) non riuscirono a confermarsi ma ottennero il record di franchigia per vittorie consecutive; Los Angeles Lakers 1999-00, che in quell’anno ottennero il primo dei tre anelli consecutivi, grazie allo storico duo Shaq-Kobe.
A 20 consecutive troviamo i già citati Bucks di Alcindor e Robertson, che all’epoca eguagliarono il record NBA di vittorie consecutive appartenuto agli Washington Capitols; gli antenati degli Washington Wizards, guidati dal leggendario Red Auerbach, vinsero le ultime 5 partite della stagione 1949-50 e le prime 15 della stagione successiva. Un 15-0 iniziale, quello della stagione 1950-51, che fu un record che durò addirittura 45 anni e venne battuto solamente altre due volte nella storia. I Bucks del 1970-71 furono quindi i primi a inanellare 20 partite di fila nella stessa stagione.
A 22 successi di fila ci sono gli Houston Rockets della stagione 2007-08. Tracy McGrady e Yao Ming, supportati da gente come Battier, Mutombo e Scola, quell’anno trascinarono i Rockets al quinto posto di un’agguerritissima Western Conference, venendo però eliminati al primo round dei playoff dopo aver perso Ming per infortunio. Cinque anni dopo il loro record è superato dai Miami Heat di Lebron, Wade e Bosh. I Big Three della Florida nella stagione 2012-13 conquistarono il repeat e tra febbraio e marzo vinsero senza essere sconfitti ben 27 partite. All’epoca fu il secondo miglior risultato di sempre.
Quello che invece è attualmente il secondo miglior risultato di sempre appartiene a una delle squadre più forti di tutti i tempi. I Golden State Warriors della stagione 2015-16 frantumarono record su record. Forti delle quattro vittorie nelle ultime quattro partite della stagione 2014-15, in quella successiva aggiunsero le 24 iniziali (record all-time per una partenza NBA) e arrivarono a 28. In quella stessa annata Curry, Thompson e Green guidarono la squadra di Kerr anche all’abbacinante record di 73 vittorie in regular season, superando quello dei leggendari Bulls 95-96. Chi riuscì a interrompere quella serie di vittorie? Proprio i Milwaukee Bucks.
E furono i Bucks a interrompere anche la striscia di successi più lunga della storia, quella dei Lakers del 1971-72. Wilt Chamberlain, Jerry West ed Elgin Baylor (anche se giocò solo 9 partite) formarono una squadra imbattibile che ottenne 33 vittorie senza mai perdere. Oltre a stabilire record che ora sembra insuperabile, quell’anno i Lakers vinsero anche il titolo, che fu il primo e unico per West e segnò un’epoca; fu l’ultimo per Chamberlain (che si ritirerà l’anno successivo) e Baylor (che invece si ritirò al termine di quella stagione).