Molto spesso si abusa delle parole quando si parla di sport. Si fa presto a definire qualcuno ‘straordinario’, oppure “fenomeno” e magari invece ha azzeccato giusto una o due partite, o anche una stagione e poi è scomparso dai radar. Certo, ci sono migliaia di motivazioni imponderabili da tenere in considerazione, ma la costanza nelle grandi prestazioni è davvero difficile da trovare. Forse è per questo che quando si nota qualcuno o qualcuna che invece queste qualità le dimostra continuamente, al contrario sembriamo quasi spaventati dall’utilizzare quella parola. Non ci crediamo nemmeno noi e inconsciamente magari pensiamo ‘sì, ma poi magari crolla come gli altri’. Beh, è con assoluta certezza che invece non si può avere paura di attribuire a Matilde Villa la parola fenomeno. La firma definitiva, ma non vi era nemmeno bisogno di questa conferma, è stata la chiamata al Draft della WNBA da parte delle Atlanta Dream. Un momento storico per lei, che si merita tutto, e per il basket italiano.

Matilde Villa scelta al Draft della WNBA

Matilde Villa – Crediti foto: Reyer Venezia | Facebook

Esordio in Serie A a soli 14 anni con una partita in cui ha raggiunto i 21 punti. Poi a 15 anni ne ha fatti 36 in una sola partita, un’impresa che non è mai riuscita a nessuno, campionato maschile o femminile che sia. A 16 anni invece è diventata top scorer del massimo campionato italiano femminile e ora è titolare inamovibile della Reyer Venezia. Snocciola così le sue statistica la nota pagina cestistica “La Giornata Tipo” e davanti a questi dati, ma soprattutto davanti alle sue prestazioni, non si può rimanere impassibili. Matilde Villa è davvero un fenomeno e ora fa strano pensare che abbia solo 19 anni. E’ per questo che al draft della WNBA si è fatto il suo nome ed è entrata di diritto nella storia. Da un lato perché è divenuta la quarta giocatrice italiana ad essere chiamata nel campionato dei sogni americano; dall’altro perché è la prima in assoluto ad essere stata scelta direttamente dall’Italia.

Come è giusto che sia, è stata incontenibile la sua gioia come testimoniano le parole riprese dal sito ufficiale della Reyer Venezia: “Per me è un sogno che si avvera, sono felicissima. Lo vedo come un riconoscimento per tutto il lavoro che ho fatto finora. Poter condividere questo momento insieme alle mie compagne di squadra è stato speciale, siamo un gruppo molto unito e ci supportiamo tanto. Quando è uscito il mio nome ho provato un’emozione fortissima. Con me c’era anche Lorela, essere stata scelta nella sua squadra mi riempie di gioia”.

A questo si sono aggiunti i complimenti da parte del presidente della FIP Gianni Petrucci e da parte di tutto il basket italiano. Ora l’America dopo aver già metabolizzato la presenza di una giocatrice del valore di Caitlin Clark, che ha riscritto la storia del basket collegiale femminile, si appresta a conoscere anche un nuovo fenomeno. In bocca al lupo Matilde!

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