Un giocatore importante per puntare ancora più in alto in Lega Basket A. La Virtus Segafredo Bologna ha un progetto ben chiaro in mente, almeno all’interno dei nostri confini nazionali: compiere l’ultimo passettino in avanti vincendo, quindi, lo scudetto contro Olimpia Milano. Per dare credito a questo sogno, il club emiliano ha recentemente acquistato un tassello importante come Matt Morgan.
Matt Morgan, le prime parole da giocatore di Virtus Segafredo Bologna
“Sono super felice di essere qui, in una grande organizzazione. Passare da un club di Eurocup all’Eurolega è un grande passo per me, ma sta andando tutto bene. Ringrazio i tifosi, i miei compagni e l’organizzazione per farmi sentire a mio agio. E’ il mio primo anno in Eurolega, ci vorrà un po’, ma ho tanti compagni esperti, Toko, Dani, Pajo, Beli da cui ho tanto da imparare. Sarà una lunga stagione, con alti e bassi. Ma abbiamo tutte le carte in regola per fare bene – le parole di Matt Morgan di Bologna –. La principale differenza tra Eurocup ed Eurolega. La mia carriera sta andando velocemente, ma non mi spavento. In questa lega c’è tanta fisicità e tanta esperienza. Dovrò prendere confidenza nelle prime partite, ma le sfide non mi hanno mai spaventato. L’intesa con Hackett e Pajola. E’ ottima, sto imparando molto da loro, faccio loro un sacco di domande, e ricevo le giuste rispetto. Posso giocare da playmaker o da guardia, e la mia cosa migliore è che non ho bisogno di avere sempre la palla in mano. E sto imparando anche da Beli ed Isaia sul tiro e come muovermi nella posizione di guardia“.
“Il mio idolo è Steph Curry”
“Ho giocato contro Banchi quando io ero a Le Mans e lui allenava Strasburgo. Ho visto che ha un sistema veramente efficace, molto creativo per le sue guardie. Qui possiamo fare le stesse cose a un livello più alto. Steph Curry è un giocatore incredibile decisamente il mio idolo, è uno dei motivi per cui ho il numero 30, l’altra è Breanna Stewart nella WNBA. Mio padre è il mio modello, la persona più importante della mia vita è il motivo per cui gioco a basket. Gli chiedo sempre consigli ogni volta che ne ho bisogno. Londra è una città di calcio, ma credo che abbiamo fatto qualcosa di speciale, abbiamo avuto molta attenzione. Ma nulla di paragonabile a qui, basta camminare in strada e ti riconoscono, ti parlano. Ho visto il calore dei tifosi già al primo allenamento a porte aperte, non vedo l’ora di scendere in campo per la prima volta per i tifosi. Sono grandi e se lo meritano“.
(Credit foto – Virtus Segafredo Bologna)
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