Un periodo di pausa deputato alla disputa della Coppa Italia, vinta poi da Gevi Napoli, e adesso per la Nazionale italiana di pallacanestro che si sta giocando le Qualificazioni ai prossimi Europei del 2025. Tempo prezioso da sfruttare a dovere per le formazioni che sono rimaste a riposo in questa situazione d’attesa. Una delle squadre che ha certamente beneficiato di questo momento di stasi è Openjobmetis Varese, società che è attualmente nella Terra di Mezzo tolkieniana tra la corsa salvezza e la possibilità d’inserirsi nella lotta playoff grazie a un filotto positivo. Il roster di Tom Bialaszewski dopo un periodo negativo sembrano aver leggermente ingranato assimilando i dettami tattici del coach. C’è fiducia, infatti, nella formazione varesina in vista del prossimo futuro. La zona che regalerebbe il torneo scudetto di fine regular season, infatti, dista solo due vittorie: un assalto fattibile, quindi, qualora i risultati diventassero più continui nella Lega Basket A.

Openjobmetis Varese, le parole di coach Bialaszewski 

(Credit foto – Pallacanestro Varese pagina Facebook)

È l’espressione del mio carattere: alzo la voce solo con i miei figli quando è assolutamente necessario, di sicuro non con i giocatori, lo staff o gli arbitri. Restare composto e mantenere la calma anche sotto pressione aiuta a prendere decisioni lucide e non istintive. Il mio modo di stare in panchina mostra come sono; non è perché non faccio vedere le mie emozioni non sto cercando di pensare al modo migliore per aiutare la squadra a vincere le partite – queste le parole di coach Tom Bialaszewski di Openjobmetis Varese ai microfoni de La Prealpina –. Apprezzo molto il calore e l’entusiasmo dei tifosi di Varese. Condividiamo l’amore per questo gioco: per me e i giocatori è un lavoro, ma siamo animati dalla stessa passione che porta la gente a seguire la squadra. Capisco quando sono frustrati per i risultati negativi, ma il loro supporto è speciale. E quando giro per Varese trovo sempre persone gentili e rispettose che mi accolgono con tanto affetto. Noncredo esistano nel basket europeo tante altre città in grado di generare un’atmosfera speciale come a Masnago; a prescindere dai risultati la gente ti apprezza se in campo dai tutto. E questo è un grande valore aggiunto. Sapevo che non sarebbe stato facile o scontato vincere partite sin dall’inizio; la squadra era quasi totalmente nuova ed ero consapevole che ci sarebbe stato da lavorare. In parte su di me, in parte con i giocatori e in parte con lo staff. È servito tempo e sono stati necessari anche piccoli aggiustamenti tattici, ma parte degli obiettivi della società sono legati al miglioramento delle risorse interne; credo sia migliorata la squadra, ma anche io. E se continueremo a farlo, ci divertiremo ancora”.

(Credit foto – pagina Facebook Pallacanestro Varese)

Seguici su Google News