Il Governo ha stanziato più di 500 milioni annui per l’abolizione del superticket, la tassa aggiuntiva al ticket introdotta nel 2011.
Che cos’è il superticket
Il superticket è una tassa aggiuntiva al ticket che era stata introdotta nel 2011 da Berlusconi e Tremonti, rendendo operativa una norma risalente al Governo Prodi. L’imposta negli ultimi anni è stata aspramente criticata e accusata di allontanare i cittadini dalla sanità pubblica, dato che rendeva troppo alte le tariffe. Il superticket però non veniva pagato da tutti: i bambini sotto i sei anni, gli adulti sopra i 65 anni, i malati cronici e/o gravi e le famiglie con reddito inferiore ai 36 mila euro annui erano esenti.
Il provvedimento del Governo
Il Governo ha stanziato ben 550 milioni all’anno per l’abolizione del superticket; l’ambiziosa manovra tiene conto delle riduzioni che le regioni avevano applicato all’imposta negli anni precedenti, perciò il fondo sanitario nazionale comprenderà anche i soldi necessari a rimpiazzare gli introiti della tassa. Il denaro sarà assegnato con la suddivisione prevista per la quota d’accesso al fondo, a sua volta calcolata in base alla popolazione e all’età. “Ogni volta che una persona non si cure come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione” spiega il ministro alla Salute Roberto Speranza.
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