Beautiful: il 16/11/2002 usciva la ballata di Christina Aguilera

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Di Andrea Pastore

Beautiful è uno dei brani più famosi di Christina Aguilera. Una ballata romantica sull’importanza del sapersi accettare. In questo momento storico in cui si combatte contro il fenomeno del body shaming il testo del brano, seppur scritto due decadi fa, è incredibilmente attuale

Beautiful, un inno alla diversità e all’inclusività

Beautiful è un brano scritto dalla cantautrice Linda Perry, inizialmente restia al cedere un pezzo a cui teneva molto ad altre interpreti. Solo l’insistenza della Aguilera la convinse a privarsi della canzone. Beautiful divenne uno dei più grandi successi di Christina.

“Sono bellissima/ non importa quello che dicono/ Le parole non possono abbattermi”. E’ questo passaggio del brano probabilmente che riassume l’intero concetto della canzone. In un periodo storico in cui tutti sono pronti a giudicare dietro ad un PC sapendo di restare impuniti, Beautiful ci ricorda che amarsi è il passo principale per l’essere accettati. Fregarsene dei giudizi, vivere sereni con se stessi consapevoli che per chiunque c’è spazio nel mondo.

“Non importa quello che facciamo/ Non importa quello che diciamo/ Il sole splenderà su di noi/ perché sei bella oggi”. In questo punto del brano Christina Aguilera ci ricorda che le voci degli altri sono portate via dal vento. Ci fa riflettere dicendoci che nulla di ciò che succede all’esterno deve influenzare ciò che siamo.

Il successo del brano fu tale da diventare uno dei più venduti al mondo in tutto il 2002. Arrivò al primo posto in Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda e Gran Bretagna. Portò inoltre alla Aguilera un prestigioso Grammy come migliore interpretazione femminile.

Nel videoclip ufficiale della canzone si trattano temi delicati come anoressia, la bulimia e l’omosessualità, puntando i riflettori su quanto non giudicare sia fondamentale per l’evoluzione personale di ogni persona.

Un brano immortale, che ha lasciato un segno indelebile nelle classifiche musicali dei primi anni duemila.

Andrea Pastore

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