Beirut travolta da potente esplosione: almeno dieci morti

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Di Redazione Metropolitan

Due grosse esplosioni nel centro di Beirut, con una colonna di fumo che si è alzata sopra la città. La gente è scesa in strada, dove per terra ci sono vetri in frantumi. I morti sarebbero almeno 10, centinaia i feriti. Al Mayadeen, una televisione locale, parla invece di “centinaia” di persone ferite, mentre Hamad Hasan, ministro della Sanità, riferisce di “un numero molto alto di feriti”, come riportato dalla Bbc. Il ministro ha anche ribadito che i danni provocati sono ingenti. Tra i feriti, in modo non grave, ci sono anche due militari italiani parte di un’unità del nostro contingente in Libano, mentre altri sono sotto osservazione perché in stato di choc.

La deflagrazione è stata avvertita in tutta la città, a chilometri di distanza, dove lo spostamento d’aria ha ridotto in frantumi le vetrate delle abitazioni e dei negozi, con le persone che si sono riversate in strada in preda al panico. Chi si trova nella zona riferisce di feriti coperti di sangue che stanno camminando, a piedi, per le strade verso gli ospedali della città. Nel distretto di Achrafieh, le persone si dirigono al nosocomio Hôtel Dieu. Davanti al centro medico di Clémenceau, a decine, compresi bambini, a volte coperti di sangue, aspettano di essere curati. Quasi tutte le vetrine dei quartieri di Hamra, Badaro e Hazmieh, nella parte orientale di Beirut, sono state distrutte, così come le finestre delle auto che sono state abbandonate per le strade con gli airbag gonfiati.

Gli unici indizi, al momento, arrivano dai filmati amatoriali girati dagli abitanti e rilanciati dalle tv locali. Nei video si vede una grande colonna di fumo che si erge da un palazzo nella zona del lungomare. Tra la densa nube grigia compaiono lampi dovuti probabilmente alle esplosioni dei fuochi d’artificio stoccati nel capannone dal quale si pensa si sia generato l’incendio. Poi la violenta esplosione. La Croce Rossa libanese ha riferito che ci sono decine di feriti, alcuni dei quali sepolti sotto le macerie, anche se non è ancora stato fornito un bilancio più chiaro delle conseguenze, così come conferme ufficiali sulle cause. Intanto, il presidente libanese Michel Aoun ha convocato per questa sera una “riunione urgente” del Consiglio superiore della Difesa.