In questo spazio di LetteralMente Donna dedicato al femminismo non poteva mancare certo un momento dedicato ad una donna che con le sue idee ha segnato il movimento femminista. Parleremo di femminisno intersezionale, amore e insegnamento. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a bell hooks e alle sue opere.

“Il femminismo è un movimento per porre fine al sessismo, lo sfruttamento e l’oppressione sessista”

Questa frase di bell hooks ci aiuta da subito a comprendere cosa fosse il femminismo e come ha contribuito, non poco, allo sviluppo del movimento femminista insieme ad altre autrici di colore. E tutto questo bell hook lo ha fatto in punto in piedi come dimostra il suo pseudonimo che qui, in base alla sua volontà, abbiamo riportato in minuscolo. Gloria Jean Watkins, questo il suo nome vero, aveva decisio infatti di adottare quello della bisnonna scritto in minuscono affinchè i suoi lettori, come da lei stesso spiegato, si concentrassero di più sul contenuto molto forte dei suoi libri che sull’autrice. Una scelta importante che dimostra tutta l’umiltà di questa donna che ha saputo lasciare il segno con l’ampia portata delle sue idee.

bell hooks, l’intersezionalità del femminismo

Questa puntata di LetteralMente Donna è dedicata al femminismo intersezionale di bell hooks, fonte britannica.com
bell hooks, fonte britannica.com

“Uno degli assunti più forti, insieme alla riflessione politica di altre militanti del Black Feminism, è il riconoscimento della simultaneità delle oppressioni, il non dover scegliere tra la lotta antirazzista e quella transfemminista. Razzismo e sessismo sono rapporti di dominio interconnessi; il patriarcato è un sistema oppressivo millenario che investe anche gli uomini, che ne traggono i maggiori privilegi, ma sessismo e dominio maschile riguardano l’intera organizzazione sociale e anche le donne sono soggetti di potere”

Sono partole di Elvira Vannini, storica dell’arte, critica d’arte e docente alla NABA di Milano, riportate da Arttribune, che spiegano il senso principale del femminismo di bell hooks. Teorie che appaiono per la prima volta nel suo libro intitolato “Ain’t I a Woman: Black Women and Feminism”.Ain’t a Man?” , “Non soono anche io un essere umano?” È la domanda che Sojourner Truth pose in suo celebre discorso contro la schiavitù. Un interrogativo utilizzato dalla hooks in quest’opera per invitare il lettore a riflettere sulla condizione delle donne afroamericane oppresse sia dagli uomini bianchi e neri che dalle donne bianche.

Un invito in cui trasudava un carattere intersezionale del femminismo che non si differenzia dal razzismo e dal sessismo ma invece è fortemente intrecciato con questi due concetti. Un modo nuovo d’intendere il femminismo che non abbandona dunque la lotta al razzismo e che si batte al tempo stesso con una società giudicata patriarcale e opprimente,

L’oppressione patriarcale delle donne è uno dei temi portanti delle opere di bell hooks a cui più recentemente è stato anteposto il concetto di comunione e di comunità che con l’amore supera le disuguaglianze di razza e genere. Un esempio di quanto questo sia importante per la hooks è il libro intitolato “All About Love: New Visions” . Qui la celebre scrittrice indaga sui rapporti amorosi tra uomo e donna che nel mondo moderno vengono quasi sempre distrutti dai valori della società patriarcale con cui viene imposta la soddisfazione unilaterale dell’uomo. Un fatto che può essere superato con la riscoperta dell‘amore vero che include valori come affetto, fiducia e onestà.

La libertà di insegnare a trasgredire

“L’insegnamento, nella sua pratica impegnata che si nutre delle pedagogie anticoloniali, critiche e femministe, è un atto politico, per produrre liberazione e non asservimento. La mente viene colonizzata quando l’immaginazione (politica) è in pericolo. In una società intrisa di ingiustizie, oppressione e sfruttamento, il suo è un femminismo visionario che genera contro-saperi e immaginari.”

Con queste parole Elvira Vannini si riferisce ad un’altra opera significativa della hooks intitolata per l’appunto “Teaching to Transgress: Education as the Practice of Freedom”. In questo libro l’insegnamento diventa, come scrive la hooks, “un catalizzatore che chiama tutti a diventare sempre più impegnati”. L’insegnamento può essere infatti per la celebre pensatrice infatti fonte di liberazione quando viene inteso non come metodo autoritario per trasmettere gli errati valori dominanti che opprimono ogni forma di libertà “confinando ogni alunno ad un approccio all’apprendimento meccanico, da catena di montaggio”.

Stefano Delle Cave

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