Bella Hadid e i suoi post, dichiarazioni, pubblicazioni in cui supporta senza se e senza ma il diritto della Palestina ad esistere.

Ci vorrebbe un’eternità per ricordare ogni volta che la top model palestinese-olandese, Bella Hadid, ha parlato per la patria di suo padre: la Palestina. tra lei e la sorella Gigi, Bella soprattutto non ha mai evitato di parlare di questa causa che le sta a cuore. Si era esposta anche sulla guerra in Ucraina o di Black Lives Matter: ha usato la sua piattaforma per far luce sulle atrocità e le tragedie di diverse comunità svantaggiate devono affrontare. Ma la causa che sembra essere la più cara al suo cuore sono i diritti umani dei palestinesi. Ecco sul suo profilo si vede come, in un clima di tensione online (con forte shadowban, di cui parlo qui) lei si sia dichiaratamente esposta (vedi qui il suo Instagram).

Bella Hadid, il Padre e l’amore per la Palestina:

Quando si dice “il personale è politico“: è il padre che ha trasmesso questo ideale a Bella e al resto dei suoi figli. Di seguito, riassumiamo le volte più memorabili in cui Bella Hadid ha parlato della Palestina.

Bella ha marciato in proteste a sostegno del movimento Free Palestine. Ha aperto la sua lunga dichiarazione del 26 ottobre – che arriva poco più di una settimana dopo che sua sorella maggiore Gigi è stata chiamata in causa dall’Instagram ufficiale dello Stato di Israele – chiedendo ai follower di perdonarla per il suo “silenzio“.

Bella Hadid:

“Ho ricevuto centinaia di minacce di morte ogni giorno, il mio numero di telefono è trapelato e la mia famiglia si è sentita in pericolo. Ma non posso più essere messo a tacere. La paura non è un’opzione. Il popolo e i bambini della Palestina, specialmente a Gaza, non possono permettersi il nostro silenzio. Noi non siamo coraggiosi, lo sono loro”

Quando suo padre è stato invitato a parlare all’Università di Harvard, Bella Hadid e i suoi fratelli sono andati a mostrare sostegno a suo padre e gli hanno postato una sincera dedica:

Ma non posso più essere messo a tacere. La paura non è un’opzione. Il popolo e i bambini della Palestina, specialmente a Gaza, non possono permettersi il nostro silenzio. Noi non siamo coraggiosi, lo sono loro

Una supermodella può fare “politica”?

La top model ha postato su Instagram una foto del matrimonio dei suoi nonni a Nazareth, ribadendo ulteriormente il suo orgoglio per le sue radici palestinesi. Ha anche iniziato a scrivere: “Amo la mia famiglia, amo le mie origini, amo la Palestina”.

Non si è risparmiata di dichiarazioni “estreme” e di partecipazioni a manifestazioni pubbliche.

Nel 2020, durante l’Eid, Bella ha pubblicato un saluto ai suoi follower musulmani. Nel saluto ha annunciato che avrebbe fatto una donazione a diversi enti di beneficenza che sostengono i rifugiati e altre persone che hanno assistito a conflitti, compresi i bambini in Palestina, Suria, Iraq e Libano. Ha continuato a condividere, leggendo dai suoi social:

“Loro [l’ente di beneficenza] offrono anche programmi universitari per aiutare i palestinesi a crescere per essere tutto ciò che possono essere. Sosterrò questa organizzazione per molto tempo 🖤, voglio che questi bambini sappiano che sono così speciali e che ci sono persone qui che si prendono cura di loro..”

L’anno scorso, Hadid ha postato una foto di se stessa durante una protesta a Londra, dove ha marciato davanti all’ambasciata degli Stati Uniti in solidarietà con la Palestina. Il suo post recitava:

“… Sto con i miei fratelli e sorelle palestinesi, vi proteggerò e vi sosterrò nel miglior modo possibile. TI AMO. Mi dispiace per te. E piango per te. Vorrei poter portare via il tuo dolore… Mi è stato detto per tutta la vita che chi sono, una donna palestinese, non è reale. Mi è stato detto che mio padre non ha un luogo di nascita se viene dalla Palestina. E io sono qui per dire . La Palestina è molto reale e il popolo palestinese è qui per restare e coesistere. Come hanno sempre fatto. E ci riuniremo sempre come una famiglia. Sempre.”

Hadid ha anche dimostrato che non sarà più messa a tacere per parlare della brutalità che molti palestinesi devono affrontare, con una foto di un poster che la citava: è “PALESTINA LIBERA!” finché la Palestina non è libera (qui)

Per quanto dall’alto del suo privilegio, le parole di Bella Hadid sono importanti per dare visibilità ad una causa che ha bisogno di tutto il supporto dell’opinione pubblica. Inoltre, essendo legata alle sue origini, è più che comprensibile che la supermodella si senta legata a questa battaglia. Non si tratta di coerenza di natura politica, ma probabilmente di una battaglia che la lega umanamente alla sua terra, oltre che (per fortuna) la tocca empaticamente, vista la quantità spaventosa di vittime.

Bella Hadid e il suo dolore “umano” più che politico per la Palestina:

Riferendosi alle conseguenze degli attacchi aerei a Gaza, la modella ha detto:

“Il mio cuore sanguina per il dolore per il trauma che sto vedendo svolgersi, così come per il trauma generazionale del mio sangue palestinese”.

Ha anche osservato che è in lutto per le famiglie israeliane che hanno subito perdite e separazioni, scrivendo:

“Indipendentemente dalla storia del paese, condanno gli attacchi terroristici contro qualsiasi civile, ovunque. Fare del male a donne e bambini e infliggere terrore non fa e non deve fare del bene al movimento Free Palestine. Credo nel profondo del mio cuore che nessun bambino, nessuna persona da nessuna parte, dovrebbe essere portata via dalla propria famiglia temporaneamente o indefinitamente”.

Ricordiamo che la Hadid non è un politico, nè un giornalista: è un personaggio pubblico, una supermodella. Non dobbiamo, a mio parere, dimenticare questo fatto (come spesso accade sui social) quando ci rapportiamo a personalità della sfera pubblica. Bella Hadid con le sue parole può solo influenzare (in parte) una percezione sociale rispetto all’avvenimento in corso, ma non ha margine di manovra in campo di policy internazionale. Per questo, vista la disperata situazione a Gaza, un po’ di attenzione sul tema è quanto più cosa gradita. Oltretutto ripeto ancora che non credo si possa sindacare sulle motivazioni che spingono la modella alla causa, essendo quanto mai personali. Infatti Hadid ha lanciato un appello per “umanità e compassione“, osservando: “

Bella Hadid:

Siamo uno e Dio ha creato tutti uguali. Tutti gli spargimenti di sangue, le lacrime e i corpi dovrebbero essere pianti con lo stesso rispetto”.

La sua dichiarazione si è conclusa sollecitando una risposta globale ai bisogni umanitari a Gaza:

Bella Hadid:

“Dobbiamo continuare a fare pressione sui nostri leader, ovunque ci troviamo, per non dimenticare i bisogni urgenti della popolazione di Gaza e per garantire che civili palestinesi innocenti non siano le vittime dimenticate di questa guerra. Sto dalla parte dell’umanità, sapendo che la pace e la sicurezza appartengono a tutti noi”.