Arriva Bem nemico del male, che in bocca tien mille pugnali. Solo tre dita, due occhi di ghiaccio, sessanta vipere sopra ogni braccio. Dell’assassino lui fa un macello, lo pesta a sangue con un randello.
Ricordate tutti l’anime di Bem il mostro umano? Mio padre sì, tanto che ne ha ancora paura, e nonostante la mia giovanissima…coff coffc…età, lui mi dice sempre di non cercarla e guardarla perché se no la notte mi vengono gli incubi.
MagicPress mi ha gentilmente inviato il primo numero del nuovo manga, uscito questo febbraio qui in Italia, sia in tre tankobon separati che uniti in un bellissimo cofanetto a tiratura limitata, da leggere e recensire. Mio padre, dopo anni di terrore puro, si è incuriosito e ora vi spiego il perché…
Sinossi
Bem, Bero e Bera sono tre Yokai che celano il loro vero aspetto per vivere normalmente tra gli uomini, anzi il loro scopo è proprio questo: diventare un giorno veri esseri umani e non nascondersi più. I tre “mostri” vivono a Outside, la parte più oscura di Port City of Libra in cui il male, sovrannaturale e non, opera indisturbato. Nelle loro varie “missioni di salvataggio” incontrano Sonia, un detective di Upper Town che per punizione è stata spedita nel quartiere malfamato. Tra i quattro inizia una silenziosa collaborazione per salvare gli essere umani dai mostri e, soprattutto, da loro stessi.
Una nuova veste per Bem, Bero e Bera
Nel 2019, per festeggiare i 50 anni di anniversario di Youkai Ningen Bem (titolo originale dell’opera), la LandQ Studios ha realizzato un anime che ha dato nuova veste e delle personalità più moderne a Bem, Bero e Bera.
Le storie hanno lo stesso taglio della serie di Saburo Sakai e Nobuhide Morikawa degli anni ’60: in ogni puntata, e quindi anche in ogni capitolo del manga, Bem, Bera o Bero incontrano un umano e lo salvano da uno yokai o dalla persona malvagia di turno. Solo che ora al loro trio si è aggiunta Sonia: una donna intraprendente, coraggiosa, che vuole far vincere la giustizia sul male, qualsiasi esso sia.
Si nota però, nonostante il susseguirsi delle varie storie antologiche, che c’è una sotto trama molto più fitta, fatta di misteri da svelare e sogni da raggiungere. Con questo espediente, il lettore non si annoia, non si ferma al primo o al secondo capitolo, al mostro di turno per dirla in parole povere, va avanti, vuole sapere, spera e sente frustrazione insieme ai protagonisti.
I disegni e il design in generale sono molto lontani all’estetica anni sessanta a cui siamo abituati. Sono chiari, puliti, il più delle volte semplicemente in bianco e nero, con poco uso dei retini e di ombre, che caso mai vengono utilizzati in maniera più massiccia nelle scene di suspense o in quelle di lotta. Anzi, forse quest’ultime sono po’ confusionarie a volte, ma non sono fastidiose.
E’ un manga leggero, di quelli che fanno compagnia nei pomeriggi in cui si ci vuole rilassare in tutto.
Potete già trovare il cofanetto in tiratura limitata nelle fumetterie o sul sito della MagicPress, oppure i volumi singoli che escono a cadenza mensile.
Vi ho già linkato tutto sopra, ma ve lo rilinko QUI se non volete scrollare la pagina (sono buona! NdA).
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Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)