Moriva il 6 agosto 1637 Ben Jonson, tra gli autori più rappresentativi del teatro elisabettiano, insieme a William Shakespeare

Arguto e realista nello stile, turbolento nella vita. Oggi ricordiamo la morte del drammaturgo e poeta Benjamin Jonson il 6 agosto 1637 a Londra. Contemporaneo di Shakespeare, più apprezzato di lui, in vita, e uno dei maggiori esponenti del teatro elisabettiano tra la Golden Age di Elisabetta I e il periodo di Giacomo I d’Inghilterra, tra il 1533 e il 1616.

BEN JONSON - L'ATTRICE CATE BALNCHET NEL FILM ELISABETH, THE GOLDEN AGE , DI S. KAPUR, 2007 - PHOTO CREDIT DAL WEB
BEN JONSON – L’ATTRICE CATE BALNCHETT NEL FILM ELISABETH, THE GOLDEN AGE, DI S. KAPUR, 2007 – PHOTO CREDIT DAL WEB

Ben Jonson, dalla guerra alle masques di corte

Nato a Westminster l’11 giugno 1572, dopo un’adolescenza in precarietà economica e un percorso di studi forse da autodidatta, si arruola come volontario nell’esercito e partecipa alla guerra nei Paesi Bassi. Nel 1597, rientrato a Londra, si dedica al teatro e, dopo aver prodotto alcune masques, rappresentazioni di corte dove attori e danzatori invitano i presenti a partecipare, scrive drammi e commedie tra i più conosciuti e rappresentati del periodo.

BEN JONSON- THOMAS NASHE (1567-1601)  PHOTOCREDIT DAL WEB
BEN JONSON- THOMAS NASHE (1567-1601) PHOTOCREDIT DAL WEB

L’umore di ogni uomo è il suo destino

La prima opera di successo è Ognuno è nel suo umore del 1598 e Ognuno fuori del suo umore dell’anno seguente, in cui emerge ciò che ritiene sia compito delle sue creazioni teatrali: mettere alla berlina le debolezze di ognuno, a seconda dell’umore che lo domina. Che può essere collerico, sanguigno, flemmatico o malinconico, secondo il principio della medicina ippocratica e galenica.

Di conseguenza, l’uomo è equilibrato solo quando i 4 umori si bilanciano e compensano senza prevalere. Probabilmente questo avviene di rado nella vita delle persone. Ed ecco allora la satira pungente di Jonson che si serve della scienza per descrivere vizi ed eccentricità umane.

Il processo per l’omicidio dell’attore Gabriel Spencer

Il suo humor prevalente probabilmente era la collera, visto l’esistenza turbolenta, fin da giovane, con i guai che gli procura la sua opera d’esordio, The Isle of Dogs scritta nel 1597 con il controverso drammaturgo Thomas Nashe. Del 1798, invece, il processo per avere ucciso in duello l’attore Gabriel Spencer.

BEN JONSON, A DESTRA, E WILLIAM SHAKESPEARE - PHOTOCREDIT DAL WEB
BEN JONSON, A DESTRA, E WILLIAM SHAKESPEARE – PHOTOCREDIT DAL WEB

Ben Jonson e Shakespeare

Oltre alle commedie degli umori, tra le sue opere principali, Festeggiamenti in onore di Cinzia (Cynthia’s Revels), del 1600; la tragedia Seiano e la sua caduta (Sejanus his Fall), del 1603 e la masque The Mask of Blackness, del 1605.

Conosce perfettamente il teatro della tradizione classica e fa scuola ai suoi contemporanei insegnando le regole della struttura teatrale. Al rigore stilistico applica però sempre il suo sarcasmo e la sua poco ottimista visione degli esseri umani e dei loro comportamenti in società che lo rendono un autore originale, anche se meno moderno e innovativo di Shakespeare.

Nel 1616 viene nominato Poeta Laureato. Amico di quasi tutti i maggiori scrittori del suo tempo, Shakespeare compreso, presiede anche un circolo letterario e le sue conversazioni sono state trascritte dal poeta scozzese Drummond of Hawthornden.

Quando muore, nel 1637, viene seppellito nell’abbazia di Westminster.

Anna Cavallo