Con la rubrica Hidden Place visitiamo oggi il giardino magico che l’artista Mimmo Paladino ha creato per la città di Benevento. Un giardino segreto, un Hortus Conclusus disseminanto di opere simboliche e totemiche.
Mimmo Paladino
Mimmo Paladino è un importante e ecclettico artista nato nel a Paduli in provincia di Benevento nel 1948. L’artista nato e vissuto in un Sud di Italia già ricco di contaminazioni culturali ha poi viaggiato molto negli anni ’80. In particolare Paladino ha interiorizzato le influenze anche dell’arte primitiva e tribale dal Sud America. Le sue opere riflettono queste esperienze dell’artista che ha realizzato importanti sculture totemiche e numerose installazioni.
Nel 1992 Mimmo Paladino inaugura a Benevento, nel giardino dell’ex Convento di San Domenico, una installazione permanente concepita come un Hortus Conclusus, un giardino magico e segreto. Nell’orto del monastero, divenuto giardino magico, sono disseminate le opere dell’artista. Queste ripercorrono la storia della città con citazioni del passaggio dei Sanniti, dei Romani e dei Longobardi. Inoltre la loro combinazione con i resti di elementi classici del luogo restituiscono un riuscito contrasto stilistico.
Il Giardino Segreto di Benevento
Nel giardino il “Cavallo di bronzo” domina l’“Hortus” dall’alto del muro. Il cavallo ci narra dei cavallieri sanniti e contestualmente ci ricorda la guerra di Troia. Ci ricorda la storia di Ilio, la madre di tutte le storie e di tutte le leggende di fondazione della nostra civiltà mediterranea. Nell’Hortus un “Disco” piantanto nel terreno sembra uno scudo caduto dal cielo. Come nella leggenda di Numa Pompilio, dove fu Marte a inviare sulla terra lo scudo, che cadde dal cielo a simboleggiare l’eterna invincibilità di Roma. Troviamo poi il “Teschio di bue” detto anche bucranio, simbolo principe delle are pagane e degli animali sacrificati agli dei. Ed ancora una “Conchiglia” e una “Campana”. Più in la una Testa equina: ogni simbolo totemico reinterpreta, in chiave moderna, la tradizione del luogo.
Il risultato è un giardino magico e misterioso che da l’impressione che sia stato progettato da civiltà mitiche. Un giardino che racconta il rapporto con la vita, il tempo e la natura. Un racconto narrato attraverso un linguaggio che utilizza elementi e simboli provenienti da tempi e luoghi lontani. Luoghi diversi tra loro ma che hanno tutti alla loro origine storie epiche e leggende. ln Paladino il recupero dei soggetti classici dell’arte creano un luogo suggestivo e magico, ricco di riferimenti arcaici e leggendari.