Metropolitan Today ricorda l’omicidio di Beppe Alfano, l’8 gennaio 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto. Disposte nuove indagini sull’arma
L’8 gennaio 1993 alle 22 circa, il cronista Beppe Alfano viene freddato da tre proiettili calibro 22, in bocca, mentre si trova alla guida della sua auto, una Renault 9 color amaranto, in via Marconi, nella città di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.
Beppe Alfano, le inchieste su cosche e infiltrazioni mafiose insieme ad Antonio Mazza
Insegnante di educazione tecnica con la passione per il giornalismo, aveva iniziato a collaborare con il quotidiano catanese La Sicilia. Ma anche con Radio Tele Mediterranea e Tele News, diretta da Antonio Mazza, altra vittima della mafia. Da qui aveva portato all’attenzione le lotte tra cosche mafiose locali, le infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione, i legami tra politica e massoneria.
Nitto Santa Paola: Alfano stava scoprendo chi lo aveva protetto?
Le sue ultime inchieste sembra fossero ormai sul punto di smascherare la rete di protezione di cui ha beneficiato il boss catanese Nitto Santapaola. L’uomo, infatti, era rimasto nascosto diverso tempo nelle vicinanze di Barcellona Pozzo di Gotto. (fonte:www.ossigeno.info)
I mandanti del suo omicidio non sono mai stati identificati. Alla sua morte è seguito un lungo processo non ancora concluso. Emessa solo una condanna all’ergastolo per il boss locale Giuseppe Gullotti per l’ideazione e organizzazione dell’omicidio.
24 dicembre 2020: archiviato il processo a carico di Genovese e Condipodero
E’ notizia del 24 dicembre scorso, invece, che su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Messina, Valeria Curatolo, è stato archiviato il processo a carico di Stefano Genovese e Basilio Condipodero, accusati di essere gli esecutori materiali dell’omicidio.
Caso Beppe Alfano, disposte nuove indagini sull’arma
IL Gip ha però disposto nuove indagini sull’arma del delitto, ritrovata. Si tratta, come si accennava sopra, di una calibro 22. Di fabbricazione americana, Mario Imbesi, il proprietario, l’avrebbe ceduta a un certo Franco Mariani, che aveva rapporti si amicizia con un personaggio legato alla mafia, Saro Cattafi.
Beppe Alfano, militante della destra, non si è mai iscritto all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti per principio. Era infatti contrario alla sua stessa istituzione, in epoca fascista. Il tesserino gli è però stato conferito postumo, in onore al suo coraggio di cronista giudiziario.
Le altre ricorrenze
8 gennaio 1944: si apre a Verona il processo contro sei dei diciannove membri del Gran Consiglio del fascismo che nella seduta del 25 luglio 1943 avevano sfiduciato Benito Mussolini. Sono Tullio Cianetti, Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi, Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi.
8 gennaio 1980: a Milano, le Brigate Rosse (colonna “Walter Alasia”) uccidono in un agguato gli agenti di Polizia Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michelle Tatulli.
a cura di Anna Cavallo