Chi siederà al tavolo con Berlusconi? Attesi Salvini, Meloni e…

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Di Redazione Metropolitan

Si sta sempre più delineando l’assetto politico che nei prossimi mesi correrà per le elezioni nazionali. Sorprendente il movimento che, ancora una volta, si sta creando attorno allo storico leader di centro-destra Silvio Berlusconi.

Se da una parte si assiste ad una scissione, non incoraggiante, della sinistra e del centro sinistra, con l’addio di molti volti noti, un po’ più a destra sembra, invece, che si stia costruendo qualcosa di più concreto.
Come da più di venti anni a questa parte, anche questa volta lo storico leader del centro destra Silvio Berlusconi, sta riuscendo, all’ultimo e forse per la comodità di tutti gli schieramenti di destra, a creare un movimento unito, almeno per la corsa alle elezioni.

Matteo Salvini sempre più vicino a Berlusconi: “L’accordo con Berlusconi è buono”

Matteo Salvini, infatti, in qualità di secondo schieramento più forte della destra italiana, ha definitivamente aperto le porte a Forza Italia. Durante la presentazione di un libro su Salvatore Tatarella, a Foggia, la conferma di un possibile accordo.

«L’accordo con Berlusconi è buono. Il centrodestra vincerà, ma a me interessa che governi bene per dieci anni. Quindi, lavoro innanzitutto, via la legge Fornero, rottamazione di tutte le piccole cartelle di Equitalia che stanno rovinando milioni di italiani. L’accordo si fa sui fatti, quindi son contento di come gli italiani stanno capendo e si stanno avvicinando alla Lega».

In giornata, forse, potrebbero esserci altre novità in merito. Per oggi, infatti, è stata indetta una manifestazione da parte dello stesso leader della Lega Nord nel centro di Roma.

Anche Giorgia Meloni è disposta (e obbligata) a collaborare con Forza Italia e Lega Nord

Patti chiari e lunga alleanza, questo il motto per la prossima campagna elettorale di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha recentemente acquisito a se l’ex fedelissima di Silvio Berlusconi, Daniela Santanchè.
«Ci siano delle differenze, sulle quali bisogna trovare delle sintesi. E anche oggi dal congresso di Fratelli d’Italia rivolgo un appello, duplice. Un appello a Silvio Berlusconi a dire se è d’accordo a quella che noi chiamiamo una ‘clausola di supremazia’ cioè a dire che la Costituzione italiana deve venire prima delle norme europee, renderci così possibile annullare leggi europee fatte contro i nostri interessi e a Matteo Salvini chiedo se è disponibile a costruire insieme una riforma costituzionale che dica presidenzialismo e federalismo, perché immagini così un federalismo patriottico».

Per la Meloni, che ormai da qualche anno ha deciso di abbandonare la “casa del padre” per correre da sola, pur sempre all’interno della destra italiana, un’alleanza con Berlusconi e Salvini più che consigliata è doverosa. Il suo movimento, che negli anni ha riscosso un buon successo, infatti, potrebbe anche rischiare, altrimenti, di non sedere in Parlamento.

Matteo Renzi dice no a Berlusconi, almeno per ora

Sembra avere le idee chiare Matteo Renzi che, ai microfoni di “La Repubblica”, ha escluso qualsiasi partnership con Berlusconi e Salvini.
«Berlusconi è bravissimo a camuffarsi. In questa campagna elettorale sembra un passante. Ma ce lo ricordiamo vero che lui è il principale responsabile di questi lustri? Che lui è Mister Spread? Che sta ripromettendo le stesse cose del 1994 perché non le ha mai fatte? E le uniche promesse mantenute, dall’Imu all’Irap, gliele abbiamo realizzate noi. Io non contesto ciò che Berlusconi ha fatto, contesto ciò che Berlusconi non ha fatto».

Abbandonato già da tempo da molti volti storici della sinistra italiana, e negli ultimi giorni da Pietro Grasso, Laura Boldrini e Giuliano Pisapia, e con tanti altri grossi problemi in casa (si veda la vicenda Banca Etruria che potrebbe avere importanti risolti negativi sui fronti dell’elettorato) non è detto che, pur  non volendo, Matteo Renzi sia costretto a scendere a compromessi con un anziano leader, Silvio Berlusconi, che sembra aver ritrovato lo smalto a l’attrazione politica di una volta. Quella a cui lui stesso tanto ambisce.

Di Lorenzo Maria  Lucarelli