14.7 C
Roma
Settembre 13, 2024, venerdì

Berserk ritorna il 22 dicembre: la fine dello hiatus.

Brividi di trepidazione attraversano gli appassionati del manga BERSERK di Kentauro Miura, dal momento che per domani venerdì 22 dicembre 2017 si prospetta l’uscita di un nuovo capitolo della serie.

Il suddetto manga ha tantissimi fan in tutto il mondo ed è purtroppo tristemente famoso anche per la periodicità secondo cui la serializzazione si interrompe e ricomincia dopo periodi più o meno lunghi.

La volta precedente a questa in cui c’è stata un’interruzione (in gergo, hiatus) ha portato a sei mesi di attesa, terminata nel marzo 2017; purtroppo l’idillio è finito nella seconda metà di giugno, precisamente il 23, provocando una pausa uguale per durata alla precedente.

La conferma della ripresa delle pubblicazioni ci viene dalla rivista Young Animal di Hakusensha, sulle cui pagine Berserk ha fatto mostra di sé sin dal 1989. 

Sul numero XXIV della sopracitata (sugli scaffali giapponesi dall’ 08 dicembre) è stato infatti riportato che a partire dalla prima pubblicazione di gennaio 2018 ritorneranno Gatsu (o all’inglese Guts) e i suoi compagni.

Tranquilli, non vi preoccupate, avete letto bene ad inizio articolo: sebbene il quindicinale consideri l’edizione come la prima dell’anno nuovo, il rilascio avverrà nel giorno di mercoledì 22 dicembre. 

ph.credits unknown

Per chi non conoscesse i dettagli di questo manga che ha fatto parlare molto di sé è d’uopo fare alcune considerazioni. In primis, dato il carattere estremamente violento e brutale di molto scene, non è consigliabile ad un pubblico debole di stomaco; in secondo luogo, non è consigliabile formulare pregiudizi sulla base di quanto affermato nella proposizione precedente.

Berserk rientra nel genere adult-fantasy. Questo comporta che in conformità alla presenza di illustrazioni mozzafiato di paesaggi e personaggi appartenenti all’immaginario comune abbiano luogo situazioni che solo un pubblico emotivamente maturo e adulto è capace di razionalizzare.

La godibilità delle scene più cruente sta nel tocco sapiente del mangaka, talentuoso al punto da tramutare un disegno bidimensionale in una situazione di angoscia e tormento. Demoni assetati di sangue; mostri pseudo-umanoidi che bramano la carne degli uomini; esseri umani così abietti e ripugnanti da risultare quasi più bestiali delle prime categorie. Ognuna di queste fasce d’appartenenza costituisce una fazione nemica del genere umano, anelando alla distruzione e alla brama egoistica del piacere.

La crociata di Gatsu contro il male sopra descritto è una guerra a tutti gli effetti. Al principio è la guerra di uno contro tutti, letteralmente, tanto che si potrebbe tranquillamente parafrasare Hobbes in “bellum omnium contra omnes” (la guerra di tutti contro tutti) e il famoso detto latino “homo homini lupus” (l’uomo è lupo per l’altro uomo) di Plauto. 

L’intento di Gatsu di sradicare la malvagità, di porre fine all’ escalation di morte e sofferenza, persegue uno scopo personale: ottenere una vendetta in seguito a un tradimento, un atto di efferata ed ingiustificata crudeltà. Da questa agonia scaturisce il desiderio di saziare una furia cieca, di annichilire ogni ostacolo lungo il cammino onde raggiungere la meta finale.

ph.credits unknown

La vendetta è un piatto che va servito freddo, dice il proverbio. Tuttavia, fino a che punto è sano il desiderio di ottenere un risarcimento per il male subito? Nell’antica Grecia chi affrontava un’onta o un’ingiustizia intollerabile aveva il diritto di appellarsi alle Erinni (note anche come Furie), autorità dal potere oltre-olimpico per così dire; il loro operato non era soggetto alla supervisione di nessuna autorità, nemmeno dello stesso Zeus che pure fungeva da garante della verità e della giustizia. E come sempre succedeva quando nelle tragedie greche erano chiamate in causa le Erinni, al calare del sipario l’esito finale lasciava l’amaro in bocca sia alla vittima sia all’usurpatore.

Allo stesso modo Gatsu deve decidere quale strada imboccare tra la salvezza e la dannazione. La salvezza è una scelta che premia il bene comune, il benessere altrui e il raggiungimento della pace. La dannazione implica il perseguimento del torto: è un sentiero aspro, ripido e in salita, che promette una gioia ferale insieme alla frammentazione dell’animo. 

Quindi il dilemma finale riguarda la scena di preservare la propria umanità o meno, con tutto quello che questo comporta.

ph.credits unknown

Speriamo, un giorno non troppo poco lontano, di poter assistere al finale di questo manga entusiasmante e di poter ringraziare Miura-san per l’ottimo lavoro svolto.

-Alessandro Mannarini-

- Advertisement -

Continua a leggere