Joe Biden vola in Europa per il summit Nato di Vilnius, un nuovo test sulla sua leadership e sull’unità degli alleati, che rischia di essere minata dalle divisioni sul percorso d’ingresso di Kiev nell’Alleanza e dal veto di Turchia e Ungheria all’ entrata della Svezia.

Ma anche dalle critiche alla decisione del commander in chief di inviare le controverse munizioni a grappolo all’Ucraina, bandite da due terzi dei Paesi Nato perché pericolose per la popolazione civile.

Nato: Biden è arrivato in Europa, oggi Londra

Un tour di quattro giorni che comincerà oggi a Londra, dove incontrerà il premier britannico Rishi Sunak a Downing Street e poi Carlo III a Windsor – per la prima volta dopo la sua incoronazione – partecipando ad un evento sul clima con filantropi ed investitori.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è a Londra per una sosta nel Regno Unito dove incontrerà il primo ministro britannico Rishi Sunak e il Re Carlo III prima di recarsi al vertice della Nato in Lituania. L’Air Force One di Biden è atterrato all’aeroporto di Stansted, a nord della capitale britannica, e si è diretto a Londra con il suo elicottero ufficiale, il Marine One, accompagnato dal Segretario di Stato Anthony Blinken.

Biden sarà a Downing Street con Sunak, che questo fine settimana ha chiarito il suo disaccordo con l’invio di bombe a grappolo in Ucraina. Sabato Sunak ha dichiarato ai giornalisti che il suo Paese “scoraggia” l’uso delle munizioni a grappolo, essendo uno dei 123 Stati firmatari della convenzione che le vieta, anche se non si sa se la questione sarà all’ordine del giorno dei due leader.

Ma l’appuntamento clou è il vertice martedì e mercoledì con i leader della Nato, presente anche la premier Giorgia Meloni.
Biden dovrà fare esercizi di acrobazia per evitare crepe. Per questo ha già tirato una linea netta sull’Ucraina, frenando le spinte dei Paesi del fianco nordorientale per un suo rapido ingresso nell’Alleanza. Tre i motivi, spiegati in una intervista alla Cnn alla vigilia della sua partenza: “Kiev non è pronta a far parte della Nato… deve soddisfare altri requisiti”, “non c’è unanimità tra i Paesi membri” e farlo ora “nel mezzo di un conflitto significherebbe entrare in guerra con la Russia”, dato l’impegno alla mutua difesa “di ogni centimetro del territorio Nato”.

Il presidente americano suggerisce invece di “tracciare un percorso razionale affinché l’Ucraina possa qualificarsi per poter entrare nella Nato” e promette che nel frattempo gli Stati Uniti, insieme agli alleati, continueranno a fornire sicurezza e armi all’Ucraina, “come fanno per Israele”

L’attenzione è sull’incontro che Biden avrà a Vilnius con l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan che dovrà convincere a togliere il veto all’adesione della Svezia alla Nato. Ieri sera il presidente americano ha parlato con il leader turco, come ha fatto sapere la Casa Bianca: “È stata una conversazione di 45 minuti e hanno parlato di una serie di questioni legate all’imminente vertice, tra cui la guerra in Ucraina (…) Hanno anche parlato dell’adesione della Svezia e hanno concordato di avere l’opportunità di sedersi insieme a Vilnius”, ha dichiarato ai giornalisti il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan.

La Turchia accusa la Svezia di assumere una posizione troppo permissiva nei confronti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), un gruppo di guerriglieri che ha lanciato una lotta armata contro lo Stato turco nel 1984 per chiedere una maggiore autonomia per i curdi e che è considerato un gruppo terroristico da Turchia, Svezia, Unione Europea e Stati Uniti.