Anima grande, Paul Hewson, questo il vero nome di Bono Vox, leader di uno dei più grandi gruppi rock della storia della musica, gli U2.
Nato il 10 Maggio 1960 a Dublino, da padre cattolico e madre protestante, da piccolo Paul era molto allegro, e per questo gli venne dato il soprannome di “anticristo”.
Perse l’affetto materno all’età di quattordici anni e totalmente sconvolto dagli eventi, si unirà a un gruppo di ragazzi ribelli del quartiere chiamati “The Village”. Il loro scopo era quello di evadere ogni forma di legge.

Finita quest’epoca inizia a suonare la chitarra, ascoltando musica come i Ramones, Bob Marley, Patti Smith. Nel 1976 risponde all’annuncio di Larry Mullen, futuro batterista degli U2, per la ricerca di un chitarrista, e verrà selezionato come vocalist. Successivamente sarà reclutato anche Dave Evans, più conosciuto come “The Edge“. Pantaloni neri aderenti, camicia scura, e occhiali neri, questo l’abito che sfoggia e lo contraddistingue nel suo essere sul palco con il nome di Bono Vox che non lo lascerà più.

Il primo album della band si intitola Boy ed esce nel 1980, anche se il successo reale arriva solo sei anni dopo con l’album The Joshua Tree.
Tra gli altri album più famosi (oltre a War e October) ricordiamo The Unforgettable Fire, Achtung Baby, Zooropa, Pop, All That you Can’t Leave Behind.
Bono è anche autore di molte delle canzoni degli U2 e i testi sono spesso ispirati alla sua vita reale: amore, amicizia, dolori vissuti.
Tra le canzoni più famose ricordiamo: Even Better Than The Real Thing o I Will Follow, da Moment of Surrender al planetario successo di With or Without you e ancora Sunday Bloody Sunday, divenuta un vero e proprio manifesto per alcuni popoli, fino a Beautiful Day, solo per citarne alcune. 

Bono Vox e Zucchero Fornaciari

La prima collaborazione con Zucchero Fornaciari ha visto Bono scrivere il testo inglese di Miserere del 1992. Successivamente è scoccata l’amicizia tra i due cantanti e così anche le loro collaborazioni. Fu il 1998 l’anno in cui Bono scrisse il testo inglese del brano Blu e invitò Zucchero al Net Aid al Wembley Stadium. Nel 2010 hanno collaborato al brano Someone Else’s Tears, contenuto in Chocabeck.
Nel 2015, infine, il frontman degli U2 ha invitato Zucchero alla seconda delle due tappe italiane dell’Innocence + Experience Tour.

La leggendaria amicizia con Pavarotti

Bono Vox è stato un grandissimo amico anche di Luciano Pavarotti. Si sono incontrati per la prima volta con il Maestro in occasione della terza edizione di “Pavarotti & Friends”, il concerto evento benefico che il tenore ha tenuto dal 1992 al 2002 a Modena.
In quell’occasione Bono cantò con il Maestro la canzone “Miss Sarajevo”. Prima di quell’incontro Bono era stato più volte contattato dal tenore italiano, come molte leggende raccontano e come racconta lo stesso documentario Genius is Forever del Premio Oscar Ron Howard.

“Il più grande cantante della terra, forse il più grande mai esistito nella storia che ti chiama a casa per convincerti a scrivere una canzone” – ricorda Bono raccontando – “pian piano fece amicizia con la mia domestica, Theresa, che era italiana. Conquistò la sua fiducia finché lei non divenne la sua complice”.

Impegni umanitari e politici

Sono moltissime le iniziative che Bono ha seguito in campo politico ed umanitario.
Si è unito alla campagna per l’azzeramento del debito dei paesi del terzo mondo e per la difficile situazione dell’Africa. Andò nel 2002 dal Presidente George Bush per un incontro privato per accendere i riflettori sulla crisi dell’AIDS in Africa, e nel 2015 sostenne la campagna del al referendum costituzionale in Irlanda, poi approvato, per il matrimonio tra persone senza distinzione di sesso. Non ultimo, durante l’epidemia di Covid- 19, ha scritto una canzone “Let Your Love Be Known” per tutti i medici e gli infermieri (che ha definito veri e propri eroi) trasmettendo un potente messaggio di speranza.