Bonus busta paga: le misure previste, i requisiti e le tempistiche

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Di Redazione Metropolitan

Arriva il bonus busta paga, l’ennesima misura messa a disposizione dal governo al fine di favorire i lavoratori nel fronteggiare il caro bollette e carburanti fino alla fine dell’anno.

Cosa prevede il bonus busta paga

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Fonte: google.it

Dopo il bonus bollette di 200 euro, per il quale sono già state avviate le procedure di pagamento, il bonus busta paga arriva come ulteriore aiuto ai lavoratori. Si tratta infatti di altri incentivi che il governo si rende disponibile a fornire ai lavoratori al fine di aiutarli e sostenerli nel caro bollette e carburanti. Questa nuova mossa finanziaria, il cui arrivo è previsto per il mese di luglio, prevede un taglio provvisorio del 4% del cuneo fiscale, ossia di tutto l’insieme di imposte e contributi che aziende e lavoratori pagano sullo stipendio. In Italia il cuneo fiscale è tra i più alti dell’area Ocse, arrivando anche al 60%, ed il suo taglio permetterebbe invece di aiutare la retribuzione netta a parità di lordo. Più il cuneo fiscale si riduce infatti e più si assottiglia la differenza presente tra lordo e netto.

L’operazione, seppur prevista per luglio, riguarderebbe però le ultime quattro buste paga dell’anno corrente, quindi quelle da settembre e dicembre. Una volta ottenuto il bonus i lavoratori si ritroverebbero tra i 50 ed i 75 euro in più al mese in busta paga. In totale si tratterebbe quindi di un bonus, a seconda dei casi specifici, di 200 o anche 300 euro complessivi.

Chi può accedere al bonus busta paga

Questa nuova misura sarebbe però riservata a coloro che stanno già godendo del bonus contributi. Si tratta di una cerchia particolarmente ristretta costituita da coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente lordo non superiore a 35mila euro. Per lo Stato italiano di tratterebbe di un esborsò di 2,5 miliardi di euro. Cifra che solleva parecchi dubbi e preoccupazioni, in particolare per Confindustria, alla quale però il governo risponde con la promessa che questa misura si rifletterà per il 2023 su una riforma strutturale che permetterà di ridurre definitivamente il costo del lavoro in Italia.

Ginevra Mattei

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