Borse e investimenti: secondo Mercati24 focus su Fed e Oro

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Di Mr. Red

Mercati finanziari di nuovo in rosso dopo che la Fed ha rivisto i tassi al rialzo di 75 punti base. Una mossa questa che non ha di certo sorpreso le sale operative, in quanto era stata ampiamente prevista. Al contrario, secondo Mercati24.com, quello che ha influenzato negativamente le borse di tutto il mondo è stato il discorso di Jerome Powell.

Le parole del presidente della Fed, infatti, hanno sottolineato come lo scenario si può cupo del previsto e, proprio per questo la fase “restrittiva” dovrà necessariamente durare più a lungo. E come se non bastasse Powell ha ribadito che l’obiettivo di riportare l’inflazione intorno al 2% resta primario, pertanto sarà necessario “fare di più”. Tradotto in parole povere significa che la Fed potrebbe tornare ad alzare nuovamente i tassi di interesse più volte da qui alla fine dell’anno.

Insomma, quello che si prospetta è uno scenario tutt’altro che roseo da un punto di vista economico. L’inflazione galoppante, unita al contesto di forte incertezza dovuto alla guerra in Ucraina, potrebbe impattare in maniera significativa sui consumi e, pertanto, innescare un circolo vizioso dove le aziende vedrebbero ridursi ricavi e fatturati trovandosi costrette a ridurre il personale.

Il tutto, se analizzato su larga scala, avrebbe un ulteriore impatto sull’economia reale, con le famiglie che vedrebbero ulteriormente scendere il proprio potere di acquisto. Basti pensare che, secondo le ultime stime di Moody’s, il Pil italiano avrà una crescita pari a zero, rispetto al +2,7% previsto per quest’anno.

Un altro aspetto da prendere in considerazione, secondo gli analisti di Mercati24.com è il fatto che nel corso dell’anno sono aumentati in maniera significativa gli investimenti delle banche centrali relative all’oro, da sempre considerato asset di protezione da utilizzare nei momenti di maggiore incertezza. Non a caso, l’anno in corso è considerato quello dove le riserve di oro delle Banche Centrali ha toccato il record dalla fine degli anni ’60 con un ammontare complessivo intorno alle 400 tonnellate.

A questo punto viene lecito domandarsi se quello che ci si prospetta sia un futuro completamente negativo. In verità, per quanto il contesto sia indubbiamente difficile, la dinamicità dei mercati potrebbe portare velocemente ad un’inversione di rotta. Molto dipenderà, ovviamente, dagli sviluppi delle grandi crisi internazionali, prima tra tutte la guerra in Ucraina ma, anche, le tensioni che stanno caratterizzando la parte orientale del globo con la Corea del Nord tornata a far la voce grossa con il resto dell’occidente.

Per Mercati24.com, è fondamentale mantenere il focus su ciò che decideranno di attuare le principali Banche Centrali (in particolare la Fed, ma anche la Bce) e nel frattempo, continuare ad avere una visione di insieme che tenga conto dell’intero contesto macroeconomico.