Milano. Ieri, domenica 2 Maggio, l’Inter vince lo scudetto. In piazza Duomo si radunano circa 30mila persone. Poche mascherine, distanziamento letteralmente annullato e nessun rispetto del coprifuoco sono solo alcuni degli elementi che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. 

In un momento in cui la pandemia imperversa ancora pericolosissima, i tifosi hanno improvvisato forme di festeggiamento incompatibili con le misure di sicurezza anti COVID.
Gruppi interi di persone, famiglie con bambini, hanno dato libero sfogo al loro entusiasmo per la vittoria della squadra, mettendo a serio rischio la sicurezza propria e di chi li circondava.

Gli interventi della Polizia

La questura di Milano ha reso noti gli interventi che si sono realizzati, anche se con scarsi risultati. Gli agenti sono intervenuti con le camionette e indossando la tenuta antisommossa anche in piazza Cairoli, dove ancora centinaia di tifosi erano radunati oltre le 22.

Fortunatamente, le persone si sono allontanate spontaneamente alla vista della polizia, evitando problemi di ordine pubblico

Orine pubblico e normativa anti-COVID

L’unica situazione più pericolosa si è verificata sempre in largo Cairoli, ma prima delle 22.
Un gruppo di tifosi ha attaccato la polizia lanciando delle bottiglie, ottenendo come risposta una breve carica di alleggerimento che non ha provocato feriti. Per quanto riguarda la violazione della normativa anti-COVID, molto diffusa come si vede dalle immagini che hanno invaso il web e i giornali, la Digos è riuscita ad individuare solo 20 persone.