Il 3 luglio 2018, Brad Wanamaker, dopo aver concluso un anno in Turchia al Fenerbache, firma con i Boston Celtics, pronto per la prima esperienza in carriera in NBA. Una carriera brillante e giocata ad altissimi livelli, che ha avuto un’ascesa davvero fulminea. Facciamo qualche passo indietro, quando la riserva di Kemba Walker si faceva notare nel nostro campionato.

Brad Wanamaker, il rapporto con l’Italia

Il classe ’89 di Philadelphia ha avuto l’opportunità di assaggiare il nostro campionato in più occasioni. Dopo aver portato a termine 4 anni al College di Pittsburg, decide di cercare in Italia la via per il professionismo. Incredibilmente, viene scartato da Varese e quello che riesce ad ottenere è un misero contratto a gettone con Teramo. Ancora una volta il destino non sembra volere Brad entro i confini della penisola, infatti, dopo appena 7 partite, un problema all’adduttore lo costringe a rientrare negli USA. La stagione successiva, il futuro MVP del campionato tedesco, sfida la sorte a Forlì, in Legadue, ma viene tagliato dopo 4 partite. Capitò in una stagione davvero complicata per la Fulgor, che chiuse ultima in classifica.
La prima svolta della carriera di Wanamaker arriva adesso. Gioca un ottimo anno al Limoges, nella massima serie francese, in cui riesce ad avere un minutaggio costante e cifre rispettabili. Ecco allora che Brad è pronto a tornare in Italia a lasciare il segno. Firma per la Pistoia di Paolo Moretti e la porta fino ai playoff con 16 punti e 5 assist di media, costringendo anche l’Olimpia a portare la serie fino a Gara 5. E’ chiaro a tutti ormai che anche la LBA è stretta per l’idolo del Pala Carrara, ma non per questo non ci sarà spazio per un pò d’Italia nelle sue esperienze future…

Brad Wanamaker
Wanamaker marcato da Gentile. Hackett sullo sfondo
(photo credits: pistoiasport)

Brad Wanamaker, un Bamberg che sa d’Italia

L’Italia rimane, come detto, nel destino del giocatore dei Celtics. Infatti l’estate successiva a quella magica stagione a Pistoia, Andrea Trinchieri fa di tutto per portare Brad a Bamberg e metterlo al centro del progetto. In Germania, sono probabilmente i due anni più soddisfacenti della carriera. Il primo anno, oltre all’ex allenatore di Cantù, trova altre vecchie conoscenze del nostro campionato come Trevor Mbakwe, Mindaugas Katelynas e Dalibor Bagaric. Il Brose Basket guidato da Wanamaker, Strelnieks e Theis (compagni di squadra oggi ai Celtics) vince il campionato battendo in finale il Bayern Monaco. L’anno dopo Il Bamberg rinforza ancora il roster e infatti riesce ad arrivare alle top 16 di Eurolega e a ripetere il successo in campionato. In Germania arrivano Darius Miller, Nikos Zisis, Aleksej Nikolic e Nicolò Melli. Propio Nik in una recente diretta con Matteo Soragna ha affermato che una squadra come quella è difficilmente ripetibile, perché era un mix di campioni affermati sulla via del tramonto e astri nascenti del basket europeo e non. Brad Wanamaker guida i suoi portandosi a casa anche il premio di MVP del campionato.
Insomma, 2 anni, 2 scudetti e un premio di MVP. Non male.

Dal Fenerbache al sogno NBA

Dopo aver lasciato un segno indelebile in Germania, l’ex Pistoia si sposta in Turchia. Un anno molto positivo al Darussafaka e poi la chiamata alla quale non si può dire di no: Zelimir Obradovic lo vuole al Fenerbache. Anche in questo caso, l’Italia segue le orme della sua carriera. Ritrova Nik Melli, ex compagno al Bamberg. Inoltre, fanno parte di quel Fenerbache anche Gigi Datome e James Nunnally, fresco MVP della Serie A italiana ad Avellino. I gialloblu arrivano fino alla finale di Eurolega, dove però Luka Doncic e i blancos del Real Madrid hanno la meglio, nonostante i 14 di Brad e i 28 di un mostruoso Nik Melli.
Dopo aver rifiutato un maxi contratto dal Barcellona, Wanamaker sceglie per l’Nba, in una franchigia storica come quella dei Boston Celtics. Quest’anno non sta facendo notare cifre eccellenti, ma nel sistema di Brad Stevens è molto importante in uscita dalla panchina. Poco tempo fa il suo nome è stato accostato anche all’Olimpia e chissà cosa accadrà in futuro. Sicuramente l’Italia rappresenterà sempre una parte importante della carriera di Brad Wanamaker.

se ti sei perso l’ultimo di “c’era una volta in Italia”, clicca qui
per ulteriori aggiornamenti sul mondo del basket, clicca qui
seguici sulla nostra pagina Facebook