Terremoto ad Ischia, feriti e dispersi. Evacuato ospedale, panico tra turisti e residenti

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Di Redazione Metropolitan

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Una scossa di magnitudo 3.6 della scala Richter ha colpito l’isola di Ischia e la costa Flegrea intorno alle 21, seguita poi da un blackout nella zona del porto.

Purtroppo  è da registrare una prima vittima del sisma. Si tratta di una donna, Lina Cutaneo, colpita dalla caduta di alcuni calcinacci dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio. Intanto, sotto le macerie della palazzina crollata a Casamicciola sarebbero rimaste sepolte sette persone, mentre il bilancio provvisorio diffuso dai carabinieri parla di un morto e 25 feriti.

Centinaia le persone scese in strada per il panico. Diversi danni si contano soprattutto nella parte nord di Ischia, nel comune di Casamicciola, dove è crollata una palazzina, la chiesa del Purgatorio ed altri edifici sono stati lesionati, mentre alcuni alberghi sono rimasti isolati. Si registrano dispersi e feriti, anche se ancora non si sa quanti siano.

La scossa è avvenuta a 10 km di profondità. I comuni dell’epicentro sono Serrara Fontana, Forio, Barano d’Ischia, Lacco Ameno  e Casamicciola.

A Lacco Ameno è stato evacuato l’ospedale in via precauzionale, viste le crepe apertesi sulle pareti della struttura. All’interno rimangono cinque pazienti intubati, secondo quanto detto dal sindaco Giacomo Pascale, che ha richiesto l’intervento della Protezione Civile.

Decine le telefonate ai vigili del fuoco, già impegnati nella lotta contro gli incendi. Doverse squadre sono state dirottate verso i luoghi colpiti per i primi immediati soccorsi.

Scattato il piano di emergenza sanitario per soccorrere la popolazione di Ischia. L’unità di crisi dell’ospedale Cardarelli di Napoli è pronta ad intervenire in eliambulanza e ad accogliere i feriti.

Non si sono registrati invece danni, per il momento almeno, nei comuni dell’area flegrea (interessata con Ischia dal sisma). I sindaci di Pozzuoli, Bacoli e Onte di Procida si sono comunque messi in contatto con la Protezione Civile per approntare le prime verifiche.

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