Nel bresciano, un pregiudicato di 62 anni uccide due persone per vendetta e ne ferisce una terza. Poi si toglie la vita.
Una vendetta premeditata quella che si è consumata a Brescia ieri mattina. Cosimo Balsamo, 62 anni, si è fatto giustizia da solo. Al grido: “mi hai rovinato”, nella mattinata, il killer ha aperto il fuoco su Elio Pellizzarri, 78enne titolare della Pg Metalli di Flero, uccidendolo; mentre più fortunato è stato l’altro uomo che era con lui, Giampiero Alberti, rimasto solamente ferito.
La follia omicida del killer, di origini pugliesi, si sarebbe scatenata di nuovo qualche ora più tardi su James Nolli che veniva ucciso nel suo giardino a Carpeneda di Vobarno. Coimputato, l’imprenditore appena citato, insieme a Balsamo e Alberti in un processo per associazione a delinquere, faceva parte della Banda dei tir operante nei primi anni 2000 nel nord Italia.
Il motivo del folle gesto va ricercato nel lontano 2009 quando i tre malfattori vennero condannati per furti nei confronti di tir che trasportavano acciaio, nei quali Cosimo Balsamo venne condannato alla pena più severa. Nel 2013 la sentenza fu di sette anni e quattro mesi di reclusione per associazione a delinquere, furto e ricettazione. Verdetto che il pregiudicato non accettò mai.
Negli scorsi mesi per protesta si arrampicò sul tetto del Tribunale di Brescia per manifestare il malcontento riguardo la confisca della sua abitazione, conseguenza, quest’ultima, del verdetto processuale.
Questa mattina si è dunque svegliato con l’intenzione di porre fine ad un’ingiustizia, secondo quanto lo stesso affermava Balsamo, ricorrendo alla premeditazione e alla vendetta. Armato di un fucile a pompa e tre pistole, è salito a bordo della sua auto recandosi, attorno alle 11:00, presso il capannone della ditta di Flero.
Il nipote del titolare dell’attività così ha raccontato al Giornale di Brescia: “E’ entrato in azienda, ha detto a mio zio (Alberti) di chiamare Elio (Pellizzarri), che era altrove e, quando è arrivato gli ha sparato”. Ucciso il secondo e ferito il primo si è dato alla fuga a bordo di una Bmw x5 in direzione dell’abitazione di Nolli, a circa 50 chilometri da Flero, che in quel momento si trovava in giardino.
Freddato l’ex complice ha rubato la sua auto, un pick-up nero, ha messo in moto ed è scappato di nuovo. Intercettato dalle forze dell’ordine ad Azzeno Mella, il killer si è rifugiato nel parcheggio di un supermercato, dove, poco dopo, si è tolto la vita.
Concetto Nardacci