Il racconto di uno degli amori più controversi e celebri della storia dell’arte del XX secolo.

Due incidenti ho avuto nella vita, uno sei tu.

Nonostante questo io ti amo.

Sono le parole di Frida Kahlo, cantate da Brunori Sas in Diego e io, settima traccia dell’album A casa tutto bene, uscito nel gennaio 2017.

Brunori Sas (foto dal web)

I protagonisti del brano sono entrambi messicani. Frida Kahlo ha 21 anni in meno di Diego Rivera: lui è già pittore e donnaiolo affermato, quando lei è ancora una ragazzina alle prese con le prime tele.

Una ragazzina che conosce presto il dolore. A 18 anni rimane coinvolta in un incidente stradale. Gravissime le conseguenze, che trasformano la sua vita in un pellegrinaggio tra i vari ospedali, snodandosi tra operazioni chirurgiche e anni di riposo a letto.

La convalescenza porta alla solitudine. Ma la solitudine, così come il dolore, nutre l’ispirazione, dando vita al genio

Frida Kahlo – Le due Frida
(foto dal web)

Santa Morte prendi quello che resta di me
Questo corpo ormai non mi appartiene.

Sdraiata nel suo letto a baldacchino, con uno specchio appeso sopra per vedersi riflessa e cimentarsi in autoritratti. Questo è l’atelier di Frida Kahlo. Il primo incidente.

Il secondo shock porta invece il nome del marito. Diego aveva già divorziato due volte, e le sue numerose storie non erano un segreto. Ma mille amanti non reggono il confronto con una compagna di vita, soprattutto quando la ragazza in questione dipinge, forse, come nessun’altra donna ha fatto in precedenza nel corso della storia.  

Frida Kahlo e Diego Rivera
(foto dal web)

L’arte, l’attaccamento alle tradizioni popolari, la rivoluzione messicana. Tante le cose che hanno in comune e fanno da pilastro portante al loro rapporto. Perché di pilastri ce n’è bisogno, soprattutto dal momento in cui iniziano a tradirsi a vicenda.

Io ti amo più di ogni altra cosa, anche di me
Che sono la tua bimba di cristallo
Nonostante le tue amanti, le mie amanti che
Lo sappiamo bene erano un gioco

Frida Kahlo e Diego Rivera
(foto dal web)

Un amore complicato e altalenante che tocca la disfatta quando Diego tradisce Frida con la sorella di lei.

Ma se bevi il sangue del mio sangue, allora no
Questo gioco non te lo perdono

Frida Kahlo – L’amoroso abbraccio dell’universo, la terra (Messico), io, Diego e il signor Xolotl
(foto dal web)

E ci sono stati divorzi, altre storie. Nuovi amanti. Case separate e litigi. Ma poi si torna insieme e ci si sposa un’altra volta. 

Ma sì che ti perdono
Anche se lo so che tanto poi cadrai di nuovo

La rivoluzione messicana del Novecento non è stata solo politica, le vere rivoluzioni non lo sono mai. Il comunismo sovietico può essere stato d’esempio, ma anche le ideologie (soprattutto le ideologie) hanno bisogno di un terreno fertile in cui diffondersi.

Diego Rivera – dettaglio di un murale con ritratto di Lenin
(foto dal web)

Così la filosofia dell’odio cresce dove c’è ignoranza, mentre il sentimento di rinnovo sociale diventa realtà in un paese di coscienze mature.

La prima rivoluzione è stata dunque culturale. Frida Kahlo, femminista e femminile, porta avanti la sua personale sommossa, rendendo pubblico il privato. Parlando di quegli argomenti che riguardano tutte le donne, ma di cui nessuna di loro era stata mai portavoce in precedenza. 

Frida Kahlo – Ospedale Henry Ford
(foto dal web)

Le sue sofferenze sono nero su bianco sulla tela. Il rapporto ossessivo con quel corpo martoriato, troppo debole anche per darle dei figli. Gli aborti. I ferri che le costringono il corpo. La solitudine estrema provocata dalla malattia, la vulnerabilità di una donna che viene continuamente tradita dal marito. Il sollievo cercato tra i pennelli e trovato nel fondo di un bicchiere.

Questo letto, questo specchio ormai rifletterà
Sulla tela solo il mio dolore
Che ho provato ad annegare in un fiume di Mezcal
Ma il dolore sai, lui sa nuotare

Braccia forti che purtroppo non ho avuto mai
Per tenerti e non lasciarti andare

Frida Kahlo – La colonna rotta
(foto dal web)

Ma dietro a quei quadri, crudeli e strazianti, si cela una sensibilità estrema. 

Sensibilità che appartiene anche a Brunori Sas. Nonostante i numerosi album pubblicati, premi vinti e popolarità acquisita in tutta la penisola, il cantautore calabrese sembra non perdere l’ironia e la delicatezza che caratterizza i suoi pezzi. 

A casa tutto bene, perché a casa, alla fine, è sempre tutto tranquillo. Un nido sicuro in cui rintanarci per non affrontare i problemi quotidiani, nell’illusione di dimenticarli. Ma la sofferenza può arrivare a bussare anche alla porta. Perfino se sei Dario Brunori, o vivi nella Casa Azul di Frida Kahlo.

Casa Azul – Museo Frida Kahlo
(foto dal web)

Brucia la mia carne senza te
La mia saliva, il mio sudore
Brucia questa nostra Casa Azzurra
Brucia il mio corpo per amore

Frida sarebbe diventata il mito di oggi, senza i due incidenti che hanno caratterizzato la sua esistenza? Possiamo scappare dal dolore fino ad un certo limite, ma prima o poi dovremo farci i conti.

Tanto vale, a questo punto, tirarne fuori il meglio che possiamo. Che sia un’opera d’arte o una lezione di vita. 

Laura Bartolini