Attore, sceneggiatore, produttore televisivo e sportivo. Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer, è stato tutto ciò e molto altro. Nonostante abbia raggiunto l’apice del successo come attore in coppia con Terence Hill, le prime soddisfazioni arrivarono con il nuoto. Una personalità poliedrica e incline all’avventura. Prese il brevetto da pilota di elicottero nel 1975 e per il film “…più forte ragazzi” non volle essere sostituito dallo stuntman. L’atterraggio traballante che il suo pubblico di certò ricorderà lo condusse proprio lui, il mitico Bud.
Carlo e il nuoto
Carlo visse una gioventù caratterizzata dagli spostamenti. Cambiò domicilio ben tre volte: passò l’infanzia a Napoli, nel 1940 si trasferì a Roma per il lavoro del padre e, poco dopo essersi iscritto alla Facoltà di Chimica nella capitale, fu costretto a salutare l’Italia. Nel 1947 la famiglia Pedersoli si trasferì in Brasile, dove Bud lavorò al consolato italiano di Recife.
La forte inclinazione per il nuoto, permise a Carlo di ritornare in patria. Verso la fine degli anni quaranta, il giovane venne tesserato dalla S.S Lazio Nuoto. Iniziarono ad arrivare le prime soddisfazioni: Bud si affermò nelle staffette libere e nello stile libero, con il quale si aggiudicò il record italiano del minuto netto. Partecipò anche ai campionati europei di Vienna nel 1949 con la nazionale e ai Giochi del Mediterraneo di Alessandria d’Egitto nel ’51, dove vinse due medaglie. Fu grazie allo sport che Carlo divenne l’oggi conosciuto Bud Spencer.

I primi passi nel mondo dello spettacolo
Il suo imponente fisico da sportivo venne notato da Camillo Mastrocinque. Il regista lo volle in “Quel fantasma di mio marito“, dove Carlo interpretò un nuotatore impegnato a salvare una bagnante in piscina. L’ottima performance gli fece guadagnare la sua prima grande produzione hollywoodiana, “Quo Vadis“. Dopo queste due partecipazioni, il giovane venne chiamato come attore solo per piccole parti, prima in “Un eroe dei nostri tempi”, poi in “Siluri umani“. Reduce da queste esperienze si concentrò sul nuoto, partecipando alle Olimpiadi di Melbourne.

L’incontro che gli cambiò la vita
Carlo cercò, poi, di cambiare vita ritornando in Sud America. Stette lì pochi anni e nel 1960 partecipò alle Olimpiadi di Roma. Sempre nello stesso anno si sposò con Maria Amato, conosciuta quindici anni prima. Il matrimonio lo riavvicinò al mondo dello spettacolo. Il suocero, Giuseppe Amato era, infatti, un produttore cinematografico. Bud rinunciò inizialmente al ritorno al grande schermo, ma firmò un contratto con l’etichetta musicale RCA e iniziò a scrivere i testi per cantanti del calibro di Ornella Vanoni e Nico Fidenco.
Il contratto con l’etichetta discografica cessò nel 1964 e Carlo fu costretto a rinnovarsi, intraprendendo la carriera di produttore di documentari per la Rai. In questo periodo arrivò il contatto che fece svoltare la sua carriera. Nel 1967 Giuseppe Colizzi gli offrì un ruolo nel film “Dio perdona… io no“. Sul set conobbe colui che sarebbe diventato il suo compagno cinematografico, il giovane Terence Hill. Carlo Pedersoli assunse, così, il nome d’arte di Bud Spencer per avere maggiore credibilità nelle vesti di attore western, genere totalmente americano. Da allora la nuova coppia spaghetti-western girò insieme ben 18 film. Il resto è storia!

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