Kanye West è stato citato in giudizio da alcuni dipendenti che lo accusano di aver creato un ambiente di lavoro con «trattamenti crudeli e inumani». La notizia è stata lanciata dal sito di gossip internazionale TMZ, che ha raccontato la vicenda finita in un tribunale distrettuale degli Stati Uniti. Con Ye è stato citato in giudizio anche Milo Yiannopoulos, capo del personale della società fondata dal rapper. Nei documenti appare anche il nome di Bianca Censori, attuale moglie del cantante, che avrebbe inviato materiale pornografico al team di lavoro. Lei, però, non sarebbe tra gli imputati. 

Bufera per Kanye West: cosa è successo

epa08208656 Kim Kardashian and husband, US rapper Kanye West (R), attend the 2020 Vanity Fair Oscar Party following the 92nd annual Academy Awards ceremony, in Beverly Hills, California, USA, 09 February 2020. The Oscars were presented for outstanding individual or collective efforts in filmmaking in 24 categories. EPA/RINGO CHIU

Le accuse nei confronti di Kanye West e Milo Yiannopoulos sono pesantissime. Stando a TMZ, i due sono accusati di aver fatto false promesse ai dipendenti e di non averli pagati. Nel team di lavoro c’erano anche minorenni, tutti costretti a lavorare un notevole numero di ore, anche di notte. Non solo. I dipendenti venivano derisi con battute razziste e chiamati «nuovi schiavi».

I fatti sono recenti e risalgono alla primavera di quest’anno. Qualche mese fa, infatti, Ye ha deciso di lanciare YZYVSN, un’app di streaming per fare concorrenza a Tidal, Spotify e Apple Music. Pare, infatti, che l’artista non volesse pagare quelle società per promuovere i suoi nuovi album, Vultures e Vultures 2.

Da qui l’assunzione di un gruppo di sviluppatori internazionali composto da diverse persone di colore. Nel gruppo c’erano anche minori di 14 anni. Stando ai documenti pubblicati da TMZ, i dipendenti hanno lavorato inizialmente da remoto, rimanendo in costante comunicazione con Ye e tutto il suo team. Poi, ad aprile, Milo Yiannopoulos ha promesso di pagare 120mila dollari al gruppo di sviluppatori dopo aver completato l’app. Tutto a una condizione: accettare le condizioni di lavoro senza lamentarsi. Le cose però sono peggiorate quando il cantante ha ordinato ai dipendenti di firmare accordi di non divulgazione, minacciando licenziamenti e rifiutandosi di pagarli se non avessero accettato. Non solo. Ai lavoratori minorenni è stato chiesto di firmare accordi di volontariato.

Alla fine di aprile, poi, il rapper ha annunciato un nuovo business relativo alla produzione di film per adulti, chiamato Yeezy Porn. Stando ai documenti ottenuti da TMZ, Bianca Censori avrebbe inviato ai lavoratori un file contenente video con immagini hard che sarebbero stati visualizzati anche dai minorenni. Poi, a maggio, i dipendenti avrebbero presentato un lavoro completato ma la società di Ye non li avrebbe mai pagati. Da qui la causa per stipendi non pagati e disagio emotivo.