Un’altra grande ferita all’equilibrio, ormai precario, del Vaticano: il vice direttore dell’Istituto per le Opere Religiose, Giulio Mattietti, è stato infatti deposto nei giorni scorsi.

La notizia, confermata dalla direttrice della Sala Stampa della Santa Sede, Paloma García Ovejero, parla chiaro: il 27 Novembre  Giulio Mattietti avrebbe terminato il suo incarico.
Giulio Mattietti, aggiunto del Direttore Generale dell’Istituto per le Opere di Religione, ha cessato il suo servizio lunedì 27 novembre” – rende noto la Sala Stampa Vaticana.

Non riceve conferme, invece, l’indiscrezione secondo la quale Giulio Mattietti sarebbe stato addirittura preso di forza e scortato fuori dalla Santa Sede dalla Gendarmeria. Come lui, anche qui senza alcuna conferma, alcuni giorni prima ha ricevuto il medesimo trattamento un dipendente dello Ior di cui non si conoscono le generalità.

Non si conoscono nemmeno i motivi della cacciata di Mattietti, che dal 2015 ricopriva il ruolo di “aggiunto” al direttore generale dell’Istituto, Gian Franco Mammì, per diretta volontà di Papa Francesco.

Giulio Mattietti, ex vice direttore dello Ior – Immagine dal Web

Giulio Mattietti: dalla laurea in Fisica alla scalata in Vaticano

Mattietti, laureato in Fisica e con un passato glorioso nel settore, dopo aver lavorato per diverse aziende, approda in Vaticano nel 1997 dove ricopre il ruolo di sviluppatore e project manager per lo Ior.
Nel 2007 diventa responsabile dell’area informatica per volontà del Generale Paolo Cipriani, condannato nel 2016 per aver violato la normativa antiriciclaggio.
Nel 2015 Papa Francesco lo nomina vice direttore per dare un segno di cambiamento e discontinuità rispetto alla gestione precedente. L’obiettivo è quello di rilanciare lo Ior e tornare a incaricare e valorizzare i professionisti interni.

Giulio Mattietti, in quanto vice direttore dello Ior ed esperto della parte informatica dell’Istituto, è probabilmente a conoscenza informazioni riservate. Non si esclude, infatti, che proprio il suo totale inserimento all’interno della banca vaticana gli abbia consentito di porre in essere comportamenti (leciti o meno) “condannati” dalla Santa Sede.
Forse in queste supposizioni, che è bene dirlo tali sono, bisogna ricercare il motivo della cacciata di Mattietti.

Tutto potrebbe spiegarsi con la riforma finanziaria iniziata da Papa Francesco

Non è da escludere che quanto commesso da Mattietti, o egli in persona, sia di ostacolo alla riforma finanziaria del Vaticano che Papa Francesco sta tentando di portare a termine. Da quando si è insediato, dopo aver deciso di mantenere in vita lo Ior, sono stati chiusi migliaia di conti aperti presso la banca vaticana. Sono stati fatti rientrare in Italia circa un miliardo e mezzo di capitali di correntisti italiani. E’ stato redatto e ratificato un accordo sullo scambio di informazioni tra Italia e Santa Sede in materia fiscale.

Pur non conoscendo i motivi per cui Giulio Mattietti (che per il ruolo ricoperto aveva accesso alla storia dettagliata dello Ior, operazione per operazione) viene facile pensare che, come testimonierebbe anche il recente allontanamento del Revisore dei Conti del Vaticano Libero Milone, qualcosa di importante sta succedendo in Vaticano e soprattutto nello Ior.

Di Lorenzo Maria Lucarelli