Razvan Marin sprona il suo Cagliari ai microfoni del Corriere dello Sport. Centrocampista dei sardi che parla della prossima sfida con l’Inter, della lotta salvezza e dell’impatto del cambio in panchina.
Cagliari in piena lotta salvezza
“La situazione non è felicissima, ci manca solo una vittoria per ritrovare un pò di fiducia. Dobbiamo vincere una partita“. Poi aggiunge: “Difficile dire perché ci ritroviamo in questa situazione. L’organico è di alto livello, abbiamo giocatori fortissimi. Nessuno poteva pensare che saremmo finiti così in basso“.
Con Semplici nuovo ruolo in mezzo al campo
Dopo l’esonero di Di Francesco sulla panchina del Cagliari è subentrato Semplici. Il nuovo tecnico ha portato Marin in un nuovo ruolo in mezzo al campo: “Con il primo facevo il play, ora gioco più alto, da mezzala“. Questa la risposta del centrocampista sulla sua nuova posizione.
Obbligatorio salvarsi
Come detto in precedenza il Cagliari ha l’obbligo di lottare per salvezza. Lo sa bene Razvan Marin, che manda un messaggio ai suoi: “Dobbiamo dare il massimo in queste ultime partite, a cominciare da domenica contro l’Inter. Per noi è obbligatorio fare punti contro tutti, se vogliamo salvarci dobbiamo cominciare subito”. Poi spazio anche per parole d’amore verso la città: “Mi sento legato a questi colori. Noi rappresentiamo un’isola. Nello spogliatoio abbiamo uno striscione: “Una terra, un popolo, una squadra”. Ci sentiamo coinvolti. Sto bene in questo ambiente, mi piace, purtroppo con questo lockdown non possiamo andare fuori, ma sono qui per giocare a calcio“.
L’importanza di Godin e Nainggolan
“Parlano tanto con tutti noi, per cercare di risolvere questa situazione. Ma anche Pavoletti e Joao Pedro, che hanno molta esperienza. Tutti cerchiamo di dare qualcosa in più“.