Calabria: a Fuscaldo l’amministrazione della Scuola è sotto accusa

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Di Redazione Metropolitan

In un crescendo dettagliato nel quadro normativo di riferimento, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Fuscaldo in provincia di Cosenza, Anna Maria De Luca, ha replicato alla recente nota del sindaco Gianfranco Ramundo, che sul “Quotidiano del Sud” – in un articolo a firma di Giovanni Folino – ha scaricato sulla gestione scolastica ogni addebito riguardo situazioni disdicevoli, che hanno generato conseguenze negative per la collettività.

In altri termini pare proprio che in ambito scolastico sia stata persa una ghiotta occasione, per migliorare le performances del servizio mensa e per mettere a segno un colpo da 18 assunzioni, sfumate oltre il tempo regolamentare, malgrado il recupero concesso alla dirigente che si è trovata a «pregare il Ministero a concederci ancora un poco di tempo»Aggiungendo poi, non senza un pizzico di emozione «Che umiliazione dover chiedere questo al mio ministero per l’immobilita’ del Comune».

«Lettera ai genitori da parte della dirigente scolastica

Cari genitori,

vi scrivo perché, tra i tanti problemi di questo periodo difficile per tutti, sento la necessità di chiarire con voi alcuni punti della vicenda mensa. Nei giorni scorsi ho pensato, per evitare altre polemiche, di non rispondere alla lettera che il sindaco ha fatto pubblicare sui giornali nel maldestro tentativo di ribaltare sulla scuola le inconfutabili responsabilità del Comune. Pensavo che non ne valesse la pena rispondere ma, confrontandomi con alcuni genitori che mi hanno espresso solidarietà, mi sono sentita sollecitata ad un chiarimento: non tutti sanno come funziona la mensa scolastica in Italia e quindi chi non conosce i meccanismi potrebbe cadere nella tentazione di una confusione di idee generata appunto dalla risposta pubblicata dal sindaco. Ve la allego in modo che possiate capire bene  alcuni punti, per ristabilire una informazione corretta e per rispetto nei confronti della comunità scolastica tutta.

1) “I 18 docenti che avevamo previsto”. Assolutamente falso. “Avevamo previsto” chi? Io, in quanto dirigente scolastico, ho previsto di assumere 18 docenti oltre ai 30 che ho già assunto, non il Comune e tantomeno il sindaco. Non è certo il Comune che paga i docenti quindi quell’”avevamo previsto” è assolutamente improprio. Non c’è stata alcuna concertazione, il Comune non c’entra nulla. ln seguito alla divisione delle classi numerose in gruppi classe, come ben sapete, per il distanziamento Covid, si è reso necessario avere più docenti. È una operazione fatta con il Miur e certo non con il Comune. È stato il Miur nella sua articolazione centrale e territoriale a inviarmi i 700mila euro che ho richiesto per procedere alle assunzioni. Al Comune ho solo chiesto di darsi una mossa per attivare, come suo dovere, la mensa comunale, cosa che non è stata fatta e che mi ha pertanto tolto la possibilità di assumere i docenti che io, e certo non il Comune, avevo previsto per il pomeriggio. Due cose deve fare il Comune per la scuola, non è poi cosi impossibile.

Fonte Marsili Notizie