L’Atalanta sta lentamente ritrovando lo smalto migliore. A confermarlo sono le roboanti vittorie in Champions League contro lo Shakhtar e in campionato contro il Genoa. La vittoria contro i rossoblù, in particolar modo, è stata griffata dalla grande prestazione di Mateo Retegui, fiore all’occhiello del calciomercato dei nerazzurri e autore di una tripletta nel match contro il Grifone. Proprio sulle operazioni di calciomercato del club, ai microfoni di Sky Sport, si è espresso l’amministratore delegato Luca Percassi, rimarcando le scelte operate dalla società durante l’estate.

Queste le parole di Percassi sul calciomercato dell’Atalanta: “Siamo sempre vigili sul mercato. L’idea era quella di confermare il blocco della squadra titolare che è stata capace di vincere l’Europa League e tornare in Champions League. L’estate, tuttavia, è stata più complicata del previsto a causa di alcuni intoppi, come il grave infortunio occorso a Scamacca che ci ha costretto a reagire. Abbiamo fatto investimenti importanti e colto alcune opportunità, come quelle di Zaniolo e Cuadrado.

Calciomercato Atalanta, Percassi: “Samardzic può diventare un leader”

L’Amministratore delegato Luca Percassi, sempre ai microfoni di Sky Sport, si è soffermato su uno dei colpi estivi del calciomercato dell’Atalanta, ovvero Lazar Samardzic: “Siamo fiduciosi nel fatto che possa rivelarsi il nuovo leader della squadra. Siamo consapevoli che adattarsi ai nostri schemi di gioco e al nostro metodo di lavoro richiede tempo, ma Samardzic è un ragazzo giovane e dalle grandi potenzialità. Abbiamo fiducia in lui e speriamo possa seguire le orme di altri giocatori che hanno fatto la storia del nostro club”.

Percassi ha poi paragonato l’attuale rosa dell’Atalanta a quella di cinque anni fa: “Sia la rosa attuale che quella di cinque anni fa hanno fatto la storia di questa società, con diversi giocatori importanti. Ci piacerebbe che il tempo si fermasse per rivivere qui momenti, ma bisogna andare avanti. Dobbiamo ripartire e rigenerarci. Tutto ciò che stiamo vivendo è unico per la nostra storia e dobbiamo godercelo”.

MARCO SCALAS

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