E’ lo stato americano con più detenuti nel braccio della morte, eppure il governatore democratico della California Newsom firmerà oggi una moratoria contro la pena di morte per bloccare le esecuzioni
La pena di morte in California
La pena di morte è uno dei problemi che da sempre attanagli gli Stati Uniti. E’ un paese che si ritiene così civile democratico, ma in realtà in alcuni stati Usa la pena di morte è ancora legge nonostante i vari appelli ad eliminarla. Come, ad esempio, quello di papa Francesco in un videomessaggio al VII Congresso mondiale contro la pena di morte in cui il pontefice aveva chiesto di “abolirla in tutti i paesi” perché “ogni vita è un bene e la sua dignità deve essere custodita senza eccezioni. La pena di morte è quindi una grave violazione del diritto alla vita di ogni persona”. In particolare, in California, la pena di morte è stata reintrodotta nel 1976 con la camera delle esecuzioni che sta creata nel carcere di San Quintino nel cui braccio della morte vi sono attualmente 737 detenuti in attesa di esecuzione capitale, il numero più alto degli Usa. Oggi il governatore Newsom firmerà una moratoria per bloccare le esecuzioni
La decisione di Newsom
“Non credo che una società civilizzata possa affermare di essere leader nel mondo finché il suo governo continua ad approvare l’esecuzione premeditata e discriminatoria della sua gente”, ha detto il governatore Newsom che considera la pena di morte “discriminatoria, ingiusta e contraria ai nostri valori fondamentali“. Il provvedimento del governatore bloccherà le esecuzioni a San Quintino fino al termine del suo mandato, tempo che, per Newsom, può essere utilizzato per elaborare una nuova legge in merito. Questo provvedimento si aggiunge alle serie di ricorsi legali che avevano già fermato le esecuzioni rimandandole continuamente dal 2006 ponendo la California sullo stesso piano di Oregon, Pennsylvania e Colorado che avevano già attuato una moratoria in merito. Si spera che questo provvedimento possa essere applicato dagli altri stati americani in cui la pena capitale è presente per cancellarla per sempre dalla costituzione americana