È stata arrestata questa mattina all’aeroporto di Ciampino Maria Licciardi, ritenuta dalla Dda di Napoli capo dell’omonimo clan e figura di vertice del cartello camorristico chiamato Alleanza di Secondigliano. La donna stava per imbarcarsi per la Spagna.
Maria Licciardi, sorella di Gennaro Licciardi, fondatore dell’organizzazione malavitosa, è accusata di associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione di denaro di provenienza illecita, turbativa d’asta. Tutti i reati sono aggravati dalle finalità mafiose.
Chi è Maria Licciardi, era sfuggita l’arresto scmpato di tempo fa
Dopo l’arresto di due suoi fratelli, Maria è diventata la leader prima del clan Licciardi e quindi dell’alleanza di Secondigliano, il potente cartello che nella popolare zona di Napoli gestisce non solo il traffico di droga, ma pure il prestito di denaro ad usura, l’import export di prodotti falsi e – ed è stata questa l’innovazione introdotta da Maria – la prostituzione che fino a qualche anno fa veniva considerato affare troppo sporco per quelli che si auto definiscono uomini d’onore.
Proprio per questo suo doppio ruolo di vero e proprio capo clan e guida del cartello che ha messo fine alla guerra di Scampia, Maria Licciardi è un personaggio famosissimo. Secondo alcuni, anche se l’autore Roberto Saviano non ha mai dato conferme ufficiali, a lei si ispira il personaggio di Scianel nella terza serie della fiction Gomorra.
L’operazione svolta in particolare dai Carabinieri, su indicazione della procura di Napoli, ha portato anche al sequestro di circa 130 milioni di euro il patrimonio di beni mobili e immobili riconducibile ai clan dell’alleanza di Secondigliano sequestrato, su tutto il territorio nazionale, dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli.