Il 17 settembre 1978 furono sottoscritti gli accordi di Camp David. Nacquero alla fine dei negoziati segreti svolti appunto a Camp David, nel Maryland, tra Egitto ed Israele.
Questi accordi trovano il loro principio nell’ armistizio di Rodi del 24 febbraio 1949.
Essi si sostennero alla Casa Bianca col presidente egiziano Anwar Sadat e il primo ministro israeliano Menachem Begin, incoraggiati dal presidente degli USA Jimmy Carter.
In questo contesto le parti diedero spinta per un potenziale futuro scenario di pace in Medio Oriente. Il fulcro stava nel lasciarsi alle spalle i diversi anni di conflitti che avevano caratterizzato i rapporti tra i due protagonisti. Tra i punti fondamentali di Camp David c’era il ritiro degli eserciti israeliani dalla penisola del Sinai, che si mantennero a 3 chilometri dal confine con l’Egitto. In cambio l’Egitto si impegna ad abilitare la libera circolazione ad Israele nel Canale di Suez e altre vie marittime come gli stretti di Tiran e del golfo di Aqaba.
Questo accordo bilaterale rappresentò la base per il futuro trattato di pace israelo-egiziano del 1979, firmato il 26 marzo a Washington. Con esso l’Egitto fu il primo paese arabo a firmare un accordo di pace e a riconoscere Israele. In seguito la Giordania li seguirà nel 1994 col trattato di pace Israele-Giordano. Il risultato finale fu la fine dello stato di guerra tra i due protagonisti che risale al 1948, e al completo ritiro delle truppe israeliane dalla penisola del Sinai, occupata dal 1967.
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