Ormai è ufficiale: il Festival di Cannes è stato rinviato. La famosa kermesse cinematografica francese non si terrà a maggio, come di consueto, ma in un periodo ancora incerto, ipoteticamente tra fine giugno e inizio luglio. È l’ennesima manifestazione rinviata per il Coronavirus.
Festival di Cannes, un’altra vittima del Coronavirus
È di pochissimi giorni fa la notizia che Spike Lee sarebbe stato il presidente di Giuria di una delle manifestazioni cinematografiche più importanti del mondo. Poi, le voci di un probabile rinvio, e stasera la conferma. Cannes 2020 non s’ha da fare.
O meglio, gli organizzatori hanno tenuto a comunicare che l’intenzionalità di non annullare del tutto il festival, ma di rinviarlo, nonostante non sia ancora possibile confermare una nuova data.
Si parla infatti di un periodo compreso tra fine giugno e inizio luglio, contrariamente al consueto maggio (quest’anno si sarebbe dovuto tenere dal 12 al 23). Ma ancora, purtroppo, nessuno è in grado di fornire altre informazioni, nonostante si tiene ad informare che tante altre ipotesi sono ancora da vagliare.
Certo è che nessuno ha intenzione di annullare la 73esima edizione della manifestazione.
Coronavirus, i numeri in Francia
La decisione è stata presa a fronte di dati che non possono più essere minimizzati.
Secondo il bollettino del direttore generale della Sanità francese Jerome Salomon, infatti, i numeri parlerebbero ad oggi di 10.995 positivi nel paese. Da annoverare a 108 invece i decessi odierni, che si vanno ad aggiungere a quelli degli scorsi giorni, per un totale di 372 morti.
Il Festival di Cannes è solo l’ultima vittima del virus che nell’ultimo mese ha messo in ginocchio non solo l’Italia, ma l’Europa intera. Se prima l’atteggiamento era di sminuirne la gravità, adesso ci si rende conto che bisogna agire, e bisogna farlo in fretta, al fine di contrastare una minaccia sempre più incombente nella quotidianità delle persone.
Chiara Cozzi
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