“Capodanno a New York”: un’umanità in attesa

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Di Redazione Metropolitan


Chi vive a New York adora esserci e chi non ci vive sogna di andarci almeno per un giorno. E’ il 31 dicembre, la Grande Mela è quasi pronta per la festa più iconica di sempre: il capodanno! Il papà di Pretty Woman firma Capodanno a New York, commedia infarcita di star da Robert De Niro a Michelle Pfeiffer, da Hilary Swank a Ashton Kutcher, da Zac Efron a Sarah Jessica Parker.

Capodanno a New York è un intreccio di trame che ruotano tutte intorno alla notte più importante di sempre. C’è chi avrà problemi con la Drop Ball, la sfera che cala su Times Square allo scoccare della mezzanotte, chi deciderà di esaudire tutti i propositi per l’anno nuovo poche ore prima dell’ascesa della sfera, chi invece è purtroppo in fin di vita, ma combatte ancora contro la morte per vedere un’ultima volta la città in festa capace di offrire scorci magici e mai inverosimili di una New York addobbata a festa e pronta per raggiungere l’apice annuale del suo sfavillante splendore.

Waterford, la sfera di cristallo

New York, vigilia di Capodanno. Fervono i preparativi per la festa a Times Square. Centinaia di migliaia di persone aspettano che la celebre sfera di cristallo Waterford venga fatta scendere dalla sommità dell’One Times SquareCapodanno a New York non è la versione americana del cinenepanettone, un paragone talmente ardito da risultare privo di ogni fondamento. Quella di Gary Marshall infatti è una rom com a tutti gli effetti, il regista elargisce romanticismo in grandi quantità, distogliendo lo spettatore dalla povertà delle singole vicende per inondarlo di luci e buoni sentimenti.

Josh Duhamel in "Capodanno a New York"  © Warner Bros.
Josh Duhamel in “Capodanno a New York” © Warner Bros.

Commedia apprezzata dai romantici cronici, felici di sapere che almeno un giorno all’anno, nella città più cinematografica del mondo, tutti possono avere tutto. La palla di Times Square diventa il simbolo di un’umanità in attesa e poi finalmente liberata, a caccia di seconde occasioni o di un bacio da scoccare a uno sconosciuto. Un messaggio sicuramente edificante che nel finale viene ulteriormente caricato con enfasi moraleggiante.

"Capodanno a New York", Zac Efron e Michelle Pfeiffer © Warner Bros.
Capodanno a New York”, Zac Efron e Michelle Pfeiffer © Warner Bros.

Capodanno a New York: l’amore in ogni sua forma

Claire, commessa in un negozio di Times Square festeggia in compagnia del padre Stan Herris in fin di vita; Tess, assistita da un’infermiera vuole far nascere il primo bambino del 2012; un cantante che, mentre si prepara per il concerto di mezzanotte, si ricongiunge con la sua vecchia fiamma Laura; Ingrid, segretaria cinquantenne confortata dal giovane Paul; Kim, madre single neo-divorziata, che ha in programma un appuntamento al buio con Randy.

"Capodanno a New York", Robert de Niro alias Stan Herris - © Warner Bros.
“Capodanno a New York”, Robert de Niro alias Stan Herris – © Warner Bros.

Insomma, in questo contesto ironico e ricco di humor, il film cerca di infondere a tutti gli spettatori un grande messaggio ricco di significato. All’interno del film si intrecciano numerose storie, e in ognuna di queste emergono le vite, le speranze, i sogni e gli amori di alcuni newyorkesi durante la serata di Capodanno, i quali tra un evento e l’altro troveranno un motivo in più per festeggiare in compagnia di vecchi amici o accanto ai propri cari.

volte sembra che ci siano troppe cose al mondo che non possiamo controllare, terremoti, alluvioni, guerre, film in 3D, ma è importante ricordare le cose che possiamo controllare come il perdono, seconde occasioni, nuovi inizi perchè l’unica cosa che trasforma il mondo da posto solitario in posto bellissimo, è l’amore, l’amore in ogni sua forma, l’amore ci da speranza, soprattutto per il nuovo anno. Per me è questa la notte di capodanno, speranza e una bella festa

Capodanno a New York scena finale - © Warner Bros.
Capodanno a New York scena finale – © Warner Bros.

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Giuliana Aglio