Carlo Calenda non esclude la possibilità futura di correre per governare la Capitale. Attacca duramente Virginia Raggi: “I partiti politici devono farla dimettere”
Carlo Calenda, attualmente eurodeputato e fondatore di “Siamo Europei”, si dice pronto ad una eventuale candidatura come sindaco di Roma.
Infatti il suo è tra i nomi più papabili nel centro-sinistra per le prossime elezioni amministrative. Anche Gentiloni, presidente del Partito Democratico, sembra approvare.
Le critiche al governo Cinque Stelle
“Roma è fuori controllo” dichiara, “mi aspetto un disastro al giorno.”
Carlo Calenda non risparmia le critiche e gli attacchi al M5S e a Virginia Raggi, attuale sindaco della Capitale. La città “non si merita quello che sta succedendo.”
Non è quindi esclusa la sua futura candidatura nelle elezioni amministrative del 2021.
Precisa però che al momento è concentrato su un progetto nazionale.
Ma intanto si dice pronto a dare battaglia per far sfiduciare Virginia Raggi e la sua giunta. “Oltre al lavoro a livello nazionale, farò un lavoro a Roma per cercare di mobilitare la popolazione a sfiduciare la Raggi in un modo così potente che i partiti non potranno girarsi dall’altra parte.”
“La Raggi deve essere fatta dimettere dai partiti politici e la città va commissariata per due anni. Non possiamo avere una situazione devastante che non si è avuta neanche nelle lotte tardo imperiali”
Carlo Calenda a proposito di Virginia Raggi e Roma
L’indifferenza del PD
Calenda, che sotto il governo Renzi e Gentiloni è stato ministro dello Sviluppo Economico, ha lasciato il Partito Democratico il 28 agosto dopo l’alleanza stretta con i Cinque Stelle.
E non risparmia le critiche neanche al suo ex partito.
“Il PD appoggia la Raggi. Ha smesso di dire qualunque cosa ed è una giravolta francamente indecorosa.” le parole pronunciate da Zingaretti (“La Raggi non si deve dimettere”) e l’apparente indifferenza del PD non gli stanno bene.
La crepa creatasi tra Calenda e il suo ex partito sembra essersi fatta più profonda alla luce di ciò. Ma non è l’unico: anche Matteo Renzi, fondatore del neonato “Italia Viva”, condivide le sue posizioni in merito alla gestione di Roma e sulle dimissioni di Virginia Raggi.