Ci sono personaggi destinati a venire discussi, ed i fratelli Enrico e Carlo Vanzina sono senz’altro tra quelli. Quattro anni fa Carlo ci ha lasciato per via di un melanoma recidivo. Considerato uno dei precursori del celebre genere del cinepanettone, ha spesso diviso l’opinione pubblica con i suoi film leggeri. Di certo rimane una figura importante della cinematografia italiana, in grado di realizzare più di sessanta film in quarant’anni di carriera
Carlo Vanzina, contenuti leggeri come scelta stilistica
Carlo Vanzina, insieme al fratello maggiore Enrico, si è formato all’ombra del maestro Mario Monicelli. Negli anni, oltre a produrre una quantità incredibile di pellicole di successo, ha lanciato numerosi attori.
I Vanzina debuttarono nel 1977 con Luna di Miele in tre, film interpretato dalla premiata coppia Cochi e Renato. Dopo una serie di pellicole di medio successo il grande balzo di popolarità avvenne con Eccezzziunale veramente e Viuuulentemente mia. In questi film i due registi riuscirono a valorizzare il personaggio del “terroncello” di Diego Abatantuono, portandolo alla ribalta e lanciando a tutti gli effetti la sua carriera.
Per i fratelli arrivò in seguito Sapore di mare, con cui crearono un tipo di commedia vacanziera che da li in poi sarebbe diventata il loro marchio di fabbrica. Nello stesso anno venne proiettato il film che cambiò la visione della commedia italiana. Nelle sale uscì Vacanze di natale, e per i Vanzina fu il film della svolta.
Quello che molti non sanno su Carlo Vanzina è che oltre che i suoi celebri cinepanettoni, il cineasta romano ha lavorato anche ad altri generi. Si è districato anche in opere thriller , avventura e poliziesco, a prova della sua versatilità.
Su Carlo Vanzina aleggia talvolta un ingiusto velo di pregiudizio. Spesso i suoi film sono stati criticati, ed ha diviso l’Italia in due. Ma di una cosa possiamo essere certi, che ha fatto parlare di sé. Questa è una prerogativa che possono avere solo personaggi di primordine.
Andrea Pastore
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