Le steppe russe si tingono (anche) di rosso. Il cavallo, in Russia, abita queste affascinanti lande galoppando allo stato brado in un’ambientazione che, a tratti, sembra esser uscita da romanzi avventurosi o fantasy. Dalla natura incontaminata di questo verdeggiante e colorato panorama, arriviamo ad un nuovo habitat scelto per prosperare da un altro cavallino (rampante): ci troviamo a Sochi, sede del Gran Premio di Formula Uno. Carlos Sainz e la sua Ferrari sono riusciti a piazzarsi al terzo posto della corsa bolscevica soverchiando i pronostici iniziali. Segno certo di quanto gli eleganti quadrupedi si trovino a proprio agio in terra russa. È un passo verso la rinascita per il team di Maranello?

Carlos Sainz, la Ferrari rinasce nelle steppe

Una Ferrari caparbia, scattante, combattiva ed estremamente competitiva. Carlos Sainz, dopo un’ottima qualifica, si è giocata le sue carte nel Gran Premio di Russia conducendo, per un breve tratto, anche le operazioni nel ruolo di battistrada. È stata una gara difficile, ma per certi versi davvero esaltante per lo spagnolo che a fine corsa ha festeggiato un bel terzo posto riportando la Rossa di Maranello su un gradino del podio. Prestazione che, se unita a quella di Charles Leclerc, possono fare ben sperare in vista del prossimo futuro. È un piccolo passo verso il rinascimento rosso nel Paese della Piazza Rossa.

Ecco le parole di fine gare del pilota spagnolo che oggi è riuscito a salire sul gradino più basso del podio riportando la Ferrari tra le migliori tre di una gare di Formula Uno:

Sono partito molto bene, non volevo perdere posizioni e ho preso la scia di Norris. Ho avuto un po’ di graining e ho sofferto tanto, poi è arrivata la pioggia nel momento peggiore possibile perché le hard stavano finendo. Siamo rientrati al momento giusto e ho potuto recuperare il terzo posto, è stata una gara positiva tutto sommato“.

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(credit foto – pagina Twitter Scuderia Ferrari)