Gabriella Grasso accompagnata dal suo chitarrista, ci traghetta in questa serata che parla siciliano sin dalle prime note. Sento aria di casa, si respira un’atmosfera che sà di mare, ed arance appena colte. Un profumo inebriante che si espande nella cavea, nell’attesa dell’ingresso sul palco di Carmen Consoli.

A mano mano sfumati dalle luci viola, ogni componente della band prende il proprio posto nella spasmodica attesa, dettata dall’intro musicale fino al momento in cui appare la cantantessa sul palco ed imbraccia la chitarra, per aprire le danze con A Finestra. Il pubblico nonostante il brano sia in siciliano, ascolta rapito e scandisce il ritmo accompagnando con il battito di mani l’inciso.

Colpiscono gli arrangiamenti rivoluzionati come in Mio Zio, dove gli archi la fanno da padrone (tra i migliori brani della serata per l’ottima riuscita della sua nuova veste) o la dedica al padre di Mandaci Una Cartolina, che commuove sempre per la sua delicatezza e profondità al tempo stesso.

Nella mia vita ho amato molto le cantautrici, loro non hanno bandieraLei entra nei cuori d tutti, questi é un brano di Joni Mitchell”  Una cover quella di Little Green, con la quale la cantantessa ha ipnotizzato la cavea intera, che pendeva dalle corde della sua acustica ed ha risuonato spargendo nell’etere minuti di magia.

Si ritorna al suo repertorio, che esegue in solo per Fiori D’Arancio con un interminabile è meraviglioso finale e Geisha, che viene spogliata così da tutti gli orpelli elettrici (con il solo aiuto della loop machine) e riesce a colpire come una lama  accompagnata dal suo urlo di passione che affonda nelle viscere più profonde , come la lava del suo Etna che trabocca dal Vulcano nel pezzo più alto del concerto. 

“Una volta ho fatto un incubo ed ho scritto questa canzone ed è la storia di Maria Catena”

È presentato così, il brano tratto dall’album Eva Contro Eva del 2006. Una chicca in questa setlist. Le luci si colorano verso i toni caldi, mentre Carmen racconta questa storia e la sua voce è trascinata da un carretto e lascia una scia che, dalla piazza del paese si disperde insieme alle note ricreate dagli strumenti tradizionali, che entrano nel brano affascinando il pubblico.

Si cambia registro quando Elena Guerriero, raggiunge il piano per accompagnare la cantantessa in Guarda L’Alba canzone regalatale da Tiziano Ferro ed in Parole Di Burro, tra le sue grandissime hits.

Continua la striscia dei successi come Venere, cantata a gran voce dalla cavea intera e durante la quale presenta la band, composta da sette elementi:

Adriano Murania –  violino (primo violino del Teatro Bellini di Catania e già sul palco con Carmen in Amiche Per L’Abruzzo ed altri tour)

Alessandro Monteduropercussioni (conosciuto a La Notte Della Taranta dello scorso anno quando la Consoli fu Maestra Concertatrice)

Concetta Sapienza –  fiati (Malmaritate)

Elena Guerriero –  piano 

Emilia Belfiore – violino  (già presente in Eco Di Sirene, scorso tour invernale)

Massimo Roccaforte –  chitarre mandolino 

Claudia Della Gatta – violoncello  (anch’essa presente in Eco Di Sirene)

Giuseppe Spampinato – trombe 

 

 

Nicky Abrami ©

Per gli encore si presenta sul palco con il suo fedelissimo Massimo Roccaforte, alla chitarra da quasi trent’anni e ci stupisce per la scelta di Fino All’Ultimo e Contessa Miseria.

Ci sono anche canzoni come Confusa E Felice ed Amore Di Plastica, che ti fanno ritornare qualche anno indietro quando eri ancora in quella Sicilia alle prese con i compiti e la cantantessa iniziava a far parte della tua colonna sonora.

Carmen ci regala anche Blunotte, uno dei suoi capolavori in questa serata di mezza estate, cosparsa dalla maestosità dell’arrangiamento degli archi e delle percussioni, che rievocano quella versione de L’Anfiteatro E La Bambina Impertinente del 2001.

Volge al termine così il nostro viaggio, durante il quale la cantantessa ha proposto una scaletta interessante con scelte coraggiose, regalandoci due ore nelle quali siamo stati immersi tra gli angoli misteriosi e delicati delle sue canzoni, che traboccano di sapori della sua terra.

 

Setlist Roma 27.07

A’ Finestra

Il Pendio Dell’Abbandono

Mio Zio 

Mandaci Una Cartolina

L’ Ultimo Bacio 

Little Green  (Joni Mitchell cover)

Fiori D’Arancio

Geisha

L’Eccezione 

Maria Catena

L ‘Abitudine Di Tornare

Aaa Cercasi

Guarda L’ Alba 

Parole Di Burro 

Bonsai #2

Venere 

Encore 

Fino All’Ultimo

Contessa Miseria

Confusa E Felice

Blunotte 

In Bianco E Nero

Amore Di Plastica

 

 

Nicky Abrami