Con l’ormai quasi certa separazione tra il Bari e Gaetano Auteri, nella giornata di ieri è emerso il nome di quello che sarà molto probabilmente il nuovo tecnico biancorosso: Massimo Carrera. Ancora niente di ufficiale, ma tutte le testate riportano il nome dell’ex allenatore dello Spartak Mosca come nuovo mister dei galletti. Con un contratto di sei mesi con rinnovo automatico in caso di promozione in Serie B, Carrera proverà a dimostrare anche in Italia la sua bravura. Ecco la sua storia, legata alla città pugliese sin dagli anni ’80.

Carrera e il Bari: a volte ritornano

Massimo Carrera, nato a Sesto San Giovanni nell’aprile del ’64, trova la sua consacrazione da calciatore proprio in terra barese. Giunto in biancorosso nell’estate del 1986, sarà protagonista di annate memorabili tra i galletti, culminate con la vittoria della Mitropa Cup nel 1990. A Bari per lui ben 180 presenze in cinque anni e 5 gol. Dopo l’esperienza pugliese, viene acquistato dalla Juventus dove militerà per altre cinque stagioni, vincendo tutto sotto la guida di Trapattoni e Lippi, da protagonista. Proseguirà la carriera con l’Atalanta, per poi chiuderla alla Pro Vercelli, con delle parentesi a Napoli e Treviso.

L’esperienza da allenatore

Dopo il ritiro, nel 2009, inizia la sua esperienza da allenatore tra le giovanili della Juventus, occupandosi dell’Under 19. Prosegue la sua esperienza in bianconero quando, nel 2011, con l’arrivo di Antonio Conte in panchina, ne diventa collaboratore. Il sodalizio con il mister prosegue anche dopo l’esperienza juventina, quando lo segue anche nella nazionale italiana. Il vero successo di Carrera arriva però qualche anno dopo, quando viene chiamato, prima come secondo e poi ad interim, ad allenare lo Spartak Mosca. Condurrà i russi alla vittoria del titolo nazionale dopo 16 anni di digiuno, assieme alla conquista della Supercoppa.

La sua giovane età potrebbe far storcere il naso a chi sostiene sia necessario un allenatore esperto della categoria, in grado di salvare il salvabile della più difficile stagione biancorossa dell’era De Laurentiis. Non bisogna dimenticare però l’importante gavetta di Carrera e i suoi successi alla prima esperienza in panchina; questo garantisce umiltà, lavoro e conoscenza del mestiere. Inoltre, in un momento difficile come questo, ingaggiare una persona così legata all’ambiente biancorosso e in grado di affrontare la pressione della piazza, sembrerebbe la scelta migliore.

Francesco Ricapito

Credits foto